
Tommaso Cocci capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale interviene sugli aumenti della Tari
Ancora una volta la sinistra scarica le sue inefficienze sui cittadini. Invece di tagliare sprechi e migliorare la gestione dei rifiuti, sceglie la via più semplice: aumentare la Tari. Parliamo di rincari significativi, in alcuni casi fino al 7%, in un momento di grande difficoltà economica". Lo dicono in coro Tommaso Cocci, Antonio Matteo Meoni, Giovanni Sardi ed Emanuela Paci, i capigruppo di FdI nei Comuni di Prato, Montemurlo, Carmignano e Vaiano.
I rincari stimati, secondo i dati del piano d’ambito dell’Ato Toscana Centro, sono del 7% in più per la città, Carmignano e Vaiano, del 5% per Montemurlo. "È evidente – aggiungono i capigruppo – che si tratta di aumenti imposti da amministrazioni che, anziché ottimizzare il servizio o combattere seriamente l’evasione, continuano a chiedere sacrifici a chi già paga regolarmente. È inaccettabile che la Tari cresca anche per colpa di costi gestionali e inefficienze mai affrontate con serietà".
Cocci e gli altri sottolineano come a Poggio, Comune guidato dal centrodestra, la tariffa non abbia subito rincari: "La verità è che la sinistra amministra male e si affida sempre allo stesso schema: aumentare le tasse e promettere sgravi che coprono solo una piccola parte della popolazione", dichiarano.
Secondo FdI servirebbero quattro misure: un piano straordinario di lotta all’evasione; la revisione dei costi di gestione, premiando i Comuni più efficienti e penalizzando chi spreca; più equità nelle tariffe con vantaggi per chi differenzia; un tavolo tecnico per condividere scelte. "Basta far pagare sempre ai cittadini le colpe di amministratori incapaci – concludono i capigruppo –. Fratelli d’Italia continuerà a battersi per fermare questi aumenti".
Aumenti che il Comune mitigherà con un fondo sociale per le famiglie da 350mila euro e agevolazioni a carattere ambientale.
"L’opposizione vuole dare un colore politico a questo aumento per pura strumentalizzazione - afferma l’assessora al Bilancio Cristina Sanzò - La realtà è molto diversa. Anche le città governate dal centrodestra subiscono un ritocco verso l’alto. Pistoia ad esempio, amministrata da Fratelli d’Italia dal 2017, ha un aumento del 7% come Prato. Lo stesso fu nel 2024. Poggio a Caiano invece non può essere paragonata agli altri Comuni del pratese perché da quest’anno è a tariffa corrispettiva che ha regole diverse. L’opposizione dovrebbe informarsi".