Aurora, lo special team. Il rugby che unisce tutti

Circuito All Stars: oggi in campo la squadra degli atleti con disagio psichico. La prima sfida del torneo a Pontassieve, poi altre partite anche in città.

Aurora, lo special team. Il rugby che unisce tutti

Aurora, lo special team. Il rugby che unisce tutti

Una nuova iniziativa che consentirà agli Invictus di misurarsi in un vero e proprio campionato di "rugby integrato", per promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport. Questo è l’obiettivo che si è posto l’"All Stars Rugby Integrato", una competizione che prenderà il via a Pontassieve (alle Sieci) proprio oggi. A rappresentare il movimento rugbistico pratese ci sarà la "squadra speciale" della Polisportiva Aurora, che conta attualmente poco meno di trenta giocatori. Una formazione che ha già vinto, sconfiggendo lo stigma sociale del disagio psichico. E che adesso avrà anche la possibilità di disputare una vera competizione. I ragazzi capitanati da Antonio La Gatta e allenati da Alessandro Gori (con Luciano Giusti e Paolo Pieraccini in veste di accompagnatori) dovrebbero esordire proprio stamani alle 10.30. Per quel che riguarda la formula della kermesse, ogni squadra giocherà una sola partita, come nei "classici" campionati.

Il circuito All Stars mira insomma a creare e trasmettere un’esperienza formativa, lavorando per sviluppare la partecipazione attiva di tutte le persone coinvolte, con l’intenzione di creare quante più opportunità possibili per una reale cultura inclusiva. La manifestazione si chiuderà il prossimo 30 giugno e prevede sette tappe, due delle quali (il 25 novembre e il 27 aprile del 2024) si svolgeranno proprio a Prato. "Per i nostri atleti sarà un’importante opportunità di crescita, utile a finalizzare il lavoro fatto in allenamento – ha commentato Saverio Trechas, dirigente degli Invictus -, ma sarà anche un’occasione di confronto e scambio, uno spazio di consolidamento delle autonomie e delle relazioni. Inoltre, saranno inserite anche delle attività formative che si svolgeranno durante gli incontri, che avranno sia focus tecnici sul gioco che di orientamento al lavoro per gli atleti, per formarli come allenatori, arbitri o formatori a loro volta nelle attività di team building".

Giovanni Fiorentino