La Vespa velutina è arrivata anche in Val di Bisenzio. La nuova minaccia è stata avvistata da un apicoltore di Vaiano che ha mandato le foto ai colleghi dell’associazione Toscana Miele, che hanno riconosciuto l’insetto e insieme all’associazione Arpat, hanno attivato il monitoraggio, grazie ai "riconoscitori" – personale formato dalla Regione a tal scopo – dei due gruppi. Il monitoraggio ha portato al ritrovamento di altri esemplari in un apiario poco distante. La Vespa velutina è un calabrone asiatico arrivato in Italia nel 2012, probabilmente dalla Francia, e dal 2017 anche in Toscana. Esente da avvistamenti fino a poco fa la provincia di Prato (dove il calabrone era presente solo a Montemurlo), arriva ora la notizia della presenza in Valbisenzio, zona dove l’apicoltura è diventata un settore d’eccellenza e quindi il rischio di una sua diffusione è da scongiurare. "La velutina – spiegano i responsabili delle due associazioni – è un efficientissimo cacciatore di api. Le cattura davanti agli alveari e le uccide per nutrire le larve presenti nei suoi nidi. A differenza dell’ape asiatica, la nostra ape non riesce a difendersi adeguatamente. In Francia, a causa di Vespa velutina, sono state segnalate perdite degli alveari che arrivano fino al 50%". Come riconoscere la velutina e chi contattare? Il principale indicatore di presenza della vespa asiatica è il nido, che si distingue in primario e secondario. E se il primario, piccolo, può non essere notato, il secondario, di forma sferica con dimensioni notevoli (fino a 60-90 cm di altezza e 40-70 cm di diametro) difficilmente sfugge all’occhio. I numeri da contattare in caso di avvistamento sospetto, sono quelli di Toscana Miele (0583 57525) e Arpat (055 6533039).
Claudia Iozzelli