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Aziende, un’altra tegola: "Ci sono banche che non bloccano le rate dei mutui"

La denuncia del Corertex: "Alcune dicono che mancano direttive altre parlano di settimane per arrivare allo stop. Abbiamo informato il governo. La liquidità sta finendo, bisogna fermare i pagamenti".

Aziende, un’altra tegola: "Ci sono banche che non bloccano le rate dei mutui"

I messaggi sono arrivati in serie da governo, Regione Toscana e associazioni di categoria. Tutti concordi nell’annunciare che basta un’autocertificazione per accertare di essere stati danneggiati dall’alluvione e chiedere in banca la sospensione di mutui e finanziamenti. La realtà raccontata dal Corertex, il Consorzio per il riuso e il riciclo tessile che raggruppa più di trenta aziende del settore su scala nazionale, è però ben diversa.

"Alcuni istituti di credito parlano di mancanza di direttive dalle filiali centrali e che quindi al momento non è possibile applicare la moratoria – spiega il presidente del Corertex Raffaello De Salvo –. Altre banche invece spiegano che le tempistiche sono premature e che per applicare la moratoria serviranno settimane". E poi c’è il tema dell’autocertificazione del danno, dove si apre un capitolo a parte e dove non tutti i modelli vengono accettati.

"Di fatto agli imprenditori viene detto che per il momento devono continuare a pagare – aggiunge De Salvo –. Devono usare così anche quella poca liquidità rimasta post alluvione". Del problema il consorzio ha messo al corrente il governo, durante un incontro privato con il sottosegretario al made in Italy, Fausta Bergamotto, alla presenza anche dell’onorevole di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.

"Ho chiesto al sottosegretario e quindi al governo di fare pressing sulle banche – sottolinea De Salvo –. Per ottenere i ristori servirà del tempo, quindi il modo più semplice per sostenere gli imprenditori in questo momento di difficoltà è quello di rimandare le scadenze di tasse, mutui e finanziamenti. Ricordo che in tanti hanno acceso forme di sostegno post covid con le banche, anche grazie alle garanzie dello Stato, e quindi lo stop dei pagamenti diventa cruciale per la ripartenza del distretto". Sull’argomento il Corertex spinge forte, anche perché alcune aziende del consorzio stanno facendo i conti col post alluvione. Alcune imprese associate di Montemurlo si sono ritrovate infatti col magazzino allagato e con le materie prime danneggiate. Una situazione che ha visto il consorzio unito a sostenerne la ripartenza. E di pari passo mobilitato con la politica per garantire da un lato l’arrivo di ristori e dall’altro la reale applicazione della moratoria su mutui e finanziamenti. "Una delle peculiarità del nostro distretto – spiega La Porta –, è proprio il sistema, perfettamente rodato da decenni, di riciclo e riuso. Un sistema virtuoso, che è il cuore delle nostre aziende. Confidiamo che potremo presto lavorare al futuro decreto Epr, al fine di tutelare e garantire questa metodologia che ha reso grande, nel mondo, la nostra filiera". Uno dei temi dell’incontro è stata proprio la responsabilità estesa del produttore nel tessile: "Ho rinnovato l’impegno del Corertex a collaborare con le istituzioni a tutti i livelli per la stesura del futuro decreto Epr – conclude De Salvo –. In merito alla sostenibilità ambientale del tessile, riuso e riciclo sono nel nostro dna e un patrimonio del made in Italy".