Prato, 20 dicembre 2022 - L’indagine della Procura Federale della Figc sulle trattative di calciomercato di baby calciatori (parliamo di bambini dai 6 agli 11 anni) tesserati per altre società si è chiusa con una squalifica di tre mesi per il responsabile tecnico della scuola calcio del Prato, Andrea Maretto, e con una multa di 300 euro a titolo di responsabilità oggettiva nei confronti della società biancazzurra.
Tutto era nato in estate: da un lato la decisione del Prato di riallestire la scuola calcio, così da potere tornare ad avere progressivamente tutto il settore giovanile, dall’altro le proteste delle società dilettanti del territorio per la perdita di decine di baby calciatori approdati al Prato. Una situazione che in alcuni casi, secondo alcuni presidenti delle società dilettanti, aveva perfino fatto venire meno i numeri per potere iscrivere una squadra ai campionati federali. Da queste proteste delle società dilettanti del territorio che contestavano i metodi aggressivi tenuti dal Prato Calcio era nata un’indagine della Procura Federale Figc, che aveva portato anche all’audizione dei dirigenti di Galcianese, Coiano Santa Lucia Prato Social Club e Viaccia. Proteste che comunque non si sono trasformate in esposti formali, tanto che l’inchiesta stava per essere archiviata per mancanza di prove oggettive.
Ma a riaccendere i riflettori sulla vicenda è stata la Zenith Prato del presidente Carmine Valentini, che il 1° settembre è venuta in possesso di uno screenshot di una chat WhatsApp nel quale il responsabile tecnico della scuola calcio del Prato, Maretto, cercava di convincere un baby tesserato della società di via del Purgatorio a indossare la casacca biancazzurra. Da ricordare che Maretto è stato per anni anima della Zenith Prato, guidandone fino alla scorsa primavera la scuola calcio, prima di approdare nelle fila del Prato Calcio.
La chat WhatsApp, in cui si chiedeva al baby giocatore "espressamente di tesserarsi per la stagione 2022-2023 per l’Ac Prato", è stata ritenuta una prova inconfutabile, definita dalla Procura Federale Figc "attività di proselitismo". Tanto che in queste settimane l’avvocato del Prato, Fabio Giotti ha chiesto di trovare un accordo alla Procura Federale. Accordo che è stato trovato sulla base di una squalifica di tre mesi per Maretto e di 300 euro per la società biancazzurra, e successivamente ratificato anche dal presidente della Figc Gabriele Gravina. La squalifica è entrata in vigore dallo scorso fine settimana. Una squalifica che è stata mal digerita dagli stessi genitori della scuola calcio del Prato che anche pubblicamente hanno preso nel weekend le difese del loro responsabile tecnico della scuola calcio.