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Bacchereto, caos antenna I proprietari del terreno: "Giunta informata da mesi"

La famiglia Girotti: "Avevamo anche detto al Comune di contattare l’impresa per valutare una soluzione diversa. L’affitto? In linea con altri casi simili".

Bacchereto, caos antenna I proprietari del terreno: "Giunta informata da mesi"

CARMIGNANO

Antenna 5G a Bacchereto, la famiglia proprietaria del terreno su cui verrà installata già nel febbraio scorso era disponibile ad una soluzione diversa ma in questi mesi non è stata trovata. "Il 2 febbraio scorso – spiega la famiglia Girotti in una nota – siamo stati convocati dal sindaco e alla riunione erano presenti anche l’assessore preposto e i tecnici del Comune. Ci manifestarono le loro perplessità in materia e da parte nostra ci rendemmo completamente disponibili al confronto, raccomandando l’amministrazione di contattare l’impresa esecutrice per valutare se fosse possibile una soluzione diversa e con minore impatto. A tale data era tutto in fase progettuale e probabilmente si potevano valutare altre soluzioni e c’era tutto il tempo di informare la popolazione".

La questione antenna e inquinamento elettromagnetico invece è scoppiata la settimana scorsa quando i cittadini di Bacchereto hanno visto le ruspe in via del Castagno. "All’assemblea di lunedì scorso – prosegue la famiglia - non siamo stati invitati con nessuna forma di comunicazione ufficiale, quando il sindaco per altre necessità ci ha sempre contattato direttamente. Ma è tutto normale: esiste la politica vera ed esistono i mestieranti del consenso. Lo sappiamo da sempre, come sappiamo che ogni occasione è buona per infangare la nostra famiglia e quello che ha rappresentato per questa frazione. Sui social si parla di cifre completamente inventate riguardo al canone di affitto: noi non abbiamo cercato nessuno ma siamo stati cercati perché probabilmente la nostra proprietà è considerata interessante per tale impianto, in una zona definita a connettività depressa. Non abbiamo richiesto alcuna cifra relativa all’affitto del terreno ma ci è stato offerto ciò che normalmente viene pagato per altri impianti. Mi piacerebbe sapere se questi stessi cittadini sanno che parte della nostra proprietà è stata ceduta a uso gratuito al Comune per farci un parcheggio di cui usufruisce la collettività, o se sono informati sul canone ridicolo che percepiamo per l’ufficio postale, anche qui accordato in un’ottica rivolta al bene collettivo. La riunione è stata un’ottima occasione per scaricare tutte le responsabilità su di noi e per fomentare l’odio di alcuni soggetti nei nostri confronti. In considerazione di questo ci riserviamo di valutare azioni legali a nostra difesa".

Maria Serena Quercioli