
Ballavano, cantavano, cenavano insieme in barba a tutte le limitazioni dovute alla pandemia, al coprifuoco, alle minime norme anticontagio. Eppure proprio loro sono stati i più intransigenti in questi mesi difficili, sono i cittadini cinesi. Loro che hanno fatto il lockdown quando ancora nessuno si immaginava quello che sarebbe successo, che ancora oggi si rifiutano di mandare i figli a scuola per paura dei contagi. Ma evidentemente non tutti hanno paura allo stesso modo.
Sì perché i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile l’altra sera hanno deciso di fare un controllo mirato dopo aver notato un sospetto e continuo via vai di macchine in via dei Confini, in un orario in cui vigerebbe il più stretto coprifuoco, ossia dopo le 22 quando è vietato spostarsi di casa se non per motivi di comprovata necessità, lavoro o salute, come abbiamo imparato tutti in questi mesi. I partecipanti alla festa nel locale notturno cinese (uno di quelli che più degli altri dovrebbe stare chiuso) non si sono posti problemi e si sono fatti la loro serata pensando che la pandemia fuori non ci fosse più. O almeno lo speravano fino all’arrivo dei carabinieri che li ha riportati alla realtà. I militari dell’Arma hanno eseguito il blitz a notte fonda nel locale di via dei Confini. Si tratta di uno dei tanti club gestiti da cinesi, con clientela esclusivamente orientale dove gli avventori sono soliti fare le ore piccole intrattenendosi tra amici o per divertirsi con il karaoke, ballare, ascoltare musica, consumare cibi e bevande.
A mettere in allarme i militari erano stati, nelle sere precedenti, i ripetuti passaggi di autovetture in orari di coprifuoco. Via vai che gli operatori della centrale operativa hanno notato attraverso i monitor collegati alle telecamere di sorveglianza del circuito cittadino. Successivi riscontri hanno fatto emergere che molte auto si dirigevano proprio nei pressi di quel locale tanto da essere messo sotto stretta osservazione. Ai militari del Nucleo Operativo sono bastati pochi riscontri per accertare che la proprietà del locale notturno non rispettava alcun tipo di prescrizione dettata dai protocolli anti Covid, così l’altra notte e è scattato il blitz.
Il locale si era organizzato con regole di accesso severissime per i clienti: arrivo in taxi per evitare che venissero notate troppe macchine parcheggiate in zona e porta d’ingresso del locale chiusa con rigoroso riconoscimento dei clienti prima che gli venisse concesso di entrare. Infine i proprietari usavano, come deterrente, un grosso cane di razza, un pastore tibetano, che presidiava parte del perimetro esterno del locale.
Quando i militari sono entrati, hanno sorpreso trentacinque clienti che si intrattenevano tra balli e karaoke, con i tavoli traboccanti di bevande, seduti tutti appiccicati sui divani e quasi tutti sprovvisti di mascherina di protezione. Sia la proprietà che i clienti del club sono stati sanzionati amministrativamente con la multa da 400 euro prevista per chi non rispetta le regole del dpcm. Inoltre, per la proprietaria del locale, una cinese di 49 anni, scatterà l’ulteriore sanzione di chiusura del locale.
L.N.