REDAZIONE PRATO

Bambini di origine straniera: il record è qui

A Prato sono il 28,4% del totale, la quota più alta d’Italia. Con la pandemia crescono le criticità. L’allarme di Save the children

Prato è la provincia italiana con più minori stranieri residenti (28,4%) e a livello toscano è quella con la più alta percentuale di minori (17%), nonostante il calo demografico registrato in Italia. I numeri arrivano dal nuovo "Atlante dell’infanzia a rischio – Con gli occhi delle bambine" diffuso da Save the Children. Questi dati si riferiscono al periodo 20182019, quindi pre Covid e la pandemia di quest’anno ha sicuramente reso più difficile la situazione, soprattutto per gli studenti stranieri alle prese con la didattica a distanza. Già nella scorsa primavera, con il lockdown e la chiusura delle scuole, le maestre elementari pratesi parlarono di una vera e propria "sparizione" degli alunni stranieri nelle ore della didattica a distanza. Vuoi per la mancanza di un computer a casa e della connessione internet, vuoi per le difficoltà linguistiche, tanti bambini di origine straniera hanno perso mesi di scuola. Perché studiando a casa tutto diventa più difficile.

Ma la situazione non è rosea in generale, per bambini e adolescenti. Secondo il report di Save The Children, in Toscana non lavora e non studia il 18% delle ragazze contro il 13,7% dei maschi; nella nostra regione inoltre il 9,8% dei minori viveva in povertà relativa già prima dell’emergenza Covid. Secondo il rapporto inoltre in Toscana quattro minori su dieci non leggevano neanche un libro extrascolastico all’anno (48% a livello nazionale), mentre il 17,6% dei bambini o adolescenti non praticava alcuna attività sportiva (22,4% la media nazionale).

Se Prato è la provincia col più alto numero di minori, il dato più basso va a Massa-Carrara (13,6%) e a Grosseto (13,7%).

Infine, la Fondazione Tim, presieduta da Salvatore Rossi, ha deciso di sostenere il progetto di Save The Children "Riscriviamo il futuro", volto a contrastare la povertà educativa in Italia, erogando una donazione di 1,4 milioni di euro per aiutare i bambini che vivono in contesti di particolare fragilità, oggi maggiormente esposti alle conseguenze socio-economiche della crisi Covid-19. Il progetto si articolerà su una rete di associazioni partner territoriali di Save the Children e raggiungerà circa 11.000 bambini e adolescenti nelle città di Ancona, Bari, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Palermo, Potenza, Prato, Reggio Calabria, Roma, Sassari, Udine e Venezia.

M.S.Q.