REDAZIONE PRATO

«Tutto in regola nel fido da Banca Etruria»

Grassi, presidente di Immofin: «Nataloni consulente anche in altre operazioni»

Aldo Grassi fondò la catena Superal ed oggi opera in campo alberghiero e immobiliare

Prato, 10 gennaio 2015 - «Siamo da anni in rapporti col lo studio Celotti-Nataloni. Furono loro, a suo tempo a farci da consulenti per il leasing su Villa La Vedetta. Allora la banca di riferimento fu la Cassa di Risparmio di Firenze. Il fido ricevuto dalla banca Popolare dell’Etruria e del Lazio non rappresenta una novità nei rapporti fra noi e quei nostri consulenti». Parla Aldo Grassi, 77 anni, presidente del consiglio di amministrazione di Immofin, la società immobiliare istituita nel 1098 la cui sede in via del Romito venerdì scorso fu visitata dalla Guardia di Finanza nell’ambito delle indagini sul crack dell’istituto di credito aretino.

Le Fiamme Gialle prelevarono documenti relativi al fido che la Bpel erogò a favore della Immofin anni or sono. «Abbiamo consegnato copia del contratto di consulenza con lo studio Celotti-Nataloni, delle fatture pagate ai professionisti, del contratto di finanziamento sottoscritto con la banca e dei pagamenti effettuati alle scadenze. Siamo in perfetta regola col piano di rientro – aggiunge Grassi – il finanziamento fu di quattro milioni, ne restano da restituire uno e mezzo».

Grassi spiega che il ricorso alla Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio fu richiesto per finanziare l’acquisto della società Tarvisio srl, proprietaria di un terreno nell’omonima strada, diramazione di viale Melchiorre Gioia in zona stazione centrale a Milano. «Su quell’area volevamo costruire un albergo da 350 camere – racconta Grassi – Poi, la giunta Pisapia ha modificato il regolamento urbanistico escludendo la destinazione ricettiva e da poco abbiamo sottoscritto un compromesso per cedere l’area a imprenditori intenzionati a realizzare residenze».

GRASSI, fondatore della catena di supermercati Superal ceduta negli anni Novanta ai tedeschi di Tengelmann e da questi a Pam Panorama, è imprenditore oltre che nel campo immobiliare anche in quello alberghiero: ha hotel A Firenze, Forte dei Marmi e Milano, dove l’Hub, ha registrato ottimi affari in occasione di Expo 2015.

LA GUARDIA di Finanza ha effettuato il blitz alla Immofin nel’ambito delle indagini sul presunto conflitto di interessi di Luciano Nataloni, consigliere di Banca Etruria e del presidente Franco Rosi. Il nome della Immofin figura nella relazione di Bankitalia per i presunti legami con Nataloni. «Siamo da anni clienti dello studio di Ranieri Celotti e Luciano Nataloni – conclude Grassi – e tramite loro abbiamo lavorato anche con altre banche. Lo abbiamo chiarito agli inquirenti».

p.c.