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"Sulla definizione dei nuovi bandi di assegnazione per il commercio ambulante serve chiarezza. In gioco c’è il lavoro di un...
"Sulla definizione dei nuovi bandi di assegnazione per il commercio ambulante serve chiarezza. In gioco c’è il lavoro di un intero settore, che ha bisogno di certezze per poter programmare". Lo dice il vicepresidente di Fiva Confcommercio Prato, Stefano Castellani, intervenendo nel dibattito che, da qualche giorno, si è sviluppato in tutto il paese attorno all’interpretazione della direttiva Bolkestein, per il rilascio delle concessioni commerciali.
Il rischio concreto è, infatti, che tutte le concessioni, anche quelle già rinnovate in vigenza di legge, vengano messe al bando entro il 31 dicembre 2027, senza alcuna garanzia che il posto ottenuto venga riassegnato.
"Abbiamo bisogno – prosegue Castellani – di una normativa chiara ed omogenea, capace di garantire un sistema equo ed efficiente. Di sicuro è impensabile che le regole possano essere diverse da Comune a Comune: una frammentazione del genere non farebbe che creare maggiore affanno per una categoria già messa a dura prova da difficoltà molteplici. Aspettiamo dunque i chiarimenti che il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dichiarato in arrivo, indispensabili per scongiurare un caos amministrativo che metterebbe in ginocchio un intero settore".
Le proteste degli ambulanti riguardano solo uno dei punti della direttiva e del suo provvedimento di recepimento, quello che riguarda l’obbligo di messa al bando delle concessioni in scadenza di spazi pubblici e beni demaniali.