STEFANO DE BIASE
Cronaca

Bar preso di mira dai ladri, 3 furti in 7 giorni: “Un incubo, ormai non dormo più”

Ancora un colpo al bar "Dove c’era la Coppe ". Rotta la vetrata e rubato tablet e cibo. La titolare: "Costretta a blindare tutto, le telecamere non bastano"

Justyna Pawlowska, titolare del bar

Prato, 8 agosto 2023 – ”E’ da una settimana che non dormo più. La notte mi sveglio ogni due ore per guardare dal cellulare le videocamere di sicurezza del locale e vedere che sia tutto sotto controllo. Quando stanotte (ieri, ndr) è squillato l’allarme del cellulare pensavo fosse un incubo. Poi ho guardato il telefono e ho visto due criminali che stavano svaligiando il bar. Di nuovo. Per la terza volta in una settimana. Ho iniziato a piangere mentre mio marito chiamava le forze dell’ordine. Pensavo di svenire per la rabbia. Ho pianto tutta la notte". Il racconto di Justyna Pawlowska, titolare del bar "Dove c’era la Coppe" di via Udine, zona Obi, spiega bene lo stato d’animo di una imprenditrice che ha subìto tre spaccate al locale nel giro di due fine settimana. Una sensazione di impotenza di fronte a chi si sente libero di poter entrare a piacimento nel suo locale, spaccando vetrate, porte, e portando via tutto quello che gli capita a tiro. E’ successo di nuovo domenica notte, intorno a mezzanotte e mezza. Stavolta però i ladri erano due: uno è lo stesso degli altri due colpi, l’altro è un nuovo complice che è servito per portare via quanto più cibo possibile.

“Dalla videosorveglianza si vede tutto – racconta Pawlowska –. Prima spaccano la vetrata, poi uno si dirige verso la cassa e l’altro va verso la cucina. Il primo ruba i tablet nuovi di zecca che avevamo ricomprato solo la scorsa settimana, l’altro con due sacchi neri porta via migliaia di euro di cibo e torte. Hanno fatto tutto in meno di un minuto, poi sono scappati in direzione Obi. La polizia, a cui avevo da poco collegato l’allarme del locale, è arrivata subito, ma dei ladri non c’era più traccia".

Le indagini sono comunque già in corso e il responsabile dei furti sembrerebbe una persona nota alle forze dell’ordine. Il riconoscimento è avvenuto grazie alle telecamere, visto che nei primi due colpi il malvivente aveva il volto scoperto. Domenica notte invece l’aveva coperto con un passamontagna.

“Sono disperata – prosegue la titolare del bar –. Era il mio primo giorno di ferie. Avevo deciso di restare in Toscana proprio perché avevo paura dei furti e volevo restare vicino casa. Mai avrei pensato a un nuovo colpo. Riguardando le telecamere abbiamo poi scoperto che la stessa persona aveva provato a entrare nel locale un’altra volta anche la scorsa settimana, ma senza riuscirci. E’ qualcuno che non ha niente da perdere, che si sente in diritto di rovinare la vita alla mia famiglia e a quella dei miei soci e dipendenti. Ora mi auguro che lo prendano. Ma poi mi domando: cosa gli faranno? Mica lo fanno uscire subito?".

In accordo con i proprietari del fondo, il bar ora si doterà di saracinesche per blindare tutte le vetrate: "Un investimento importante ma non abbiamo alternative – conclude Pawlowska –. Qualcuno mi ha anche suggerito di tenere una guardia giurata fissa a presidio del bar. Ma ci rendiamo conto a cosa siamo arrivati? Chi me li dà i soldi per un servizio del genere? Qui ci svegliamo tutti i giorni alle 5 del mattino, lavoriamo fino a sera, e ci facciamo pochi giorni di ferie l’anno. E ora dobbiamo pure pagare per proteggere di notte il bar? Di questo passo ci costringeranno a restare a dormirci dentro".