Una mozione per chiedere alla sindaca Ilaria Bugetti di impegnarsi perché il presidente della Regione Eugenio Giani mantenga le promesse fatte sull’addizionale regionale Irpef, dopo l’aumento deciso nella manovra del dicembre 2023, che tanto fece discutere. A presentarla in consiglio comunale è la capogruppo di Forza Italia Rita Pieri (nella foto): "Un anno fa Giani aveva annunciato che l’incremento sarebbe stato una tantum e che dal 2025 le aliquote sarebbero tornate quelle di prima. Invece no. La Regione quegli incrementi ha deciso di confermarli: sono 250 milioni di soldi presi dalle tasche dei cittadini toscani e pratesi", denuncia la consigliera comunale. "Bisogna mantenere la memoria delle promesse fatte – dice Pieri –. E allora voglio essere ancora più precisa. Era dicembre, un anno fa: il Pd di Ilaria Bugetti, all’epoca consigliera regionale, diede il via libera all’aumento, il centrodestra votò contro, ma in quell’occasione Giani disse che sarebbe stato un provvedimento una tantum, per far quadrare il bilancio della sanità. Tutto dovrebbe tornare come prima, ma così nelle intenzioni del Pd non sarà. Noi però chiediamo che le promesse vengano rispettate".
Nell’ultima seduta del consiglio regionale è stata approvata la terza variazione al bilancio di previsione 2024-2026 ed è stato respinto un ordine del giorno, con primo firmatario il capogruppo di Forza Italia Marco Stella, che impegnava la giunta regionale a riportare le aliquote al loro livello originario. A sostegno del documento centrodestra e M5S, contro Pd e Italia Viva. Due sono gli scaglioni di reddito interessati alla maggiorazione: quello compreso tra 28mila e 50mila euro, con l’addizionale passata dall’1,68% al 3.32% e quello oltre i 50mila euro, con l’aliquota aumentata dall’1.73 al 3,33%. "Con questa mozione – aggiunge Pieri – intendiamo impegnare la sindaca Bugetti e la sua giunta a farsi parte attiva con Giani perché mantenga gli impegni presi con tutti i cittadini colpiti dall’aumento. Lo faremo in tutta la Toscana". Intanto Forza Italia sta organizzando una raccolta di firme, per dare più forza alla sua battaglia: i gazebo saranno allestiti nelle piazze dal prossimo weekend. "Chiediamo al governatore Giani di venire a firmare ai nostri gazebo – dice il capogruppo toscano Stella –. Sembrava che il presidente fosse disposto a un timido abbassamento nella fascia di reddito fra i 28 e i 50mila euro, ma è stato bloccato in giunta dal suo partito, il Pd, che non ne vuol sapere di diminuire le tasse. La nostra non è una boutade, ma una proposta seria: Giani dimostri di essere una persona libera e venga a firmare".