
Francesco Lucchesi
Gli investimenti tirano nel settore della filatura anche se il primo semestre del 2023 abbia mostrato una frenata per molti considerata quasi fisiologica dopo un 2022 strepitoso per produzione e vendite. La Biagioli Modesto, controllata dei gruppi Ermenegildo Zegna e Prada, ha messo a posto il secondo tassello per il completamento della filiera di eccellenza, dopo i progetti della ritorcitura e della roccatura. Nei mesi scorsi la Biagioli Modesto, come conferma il suo ceo, Renato Cotto, ha acquisito il 100% della filatura BonFil srl, che ha la sede operativa in via del Casone a Quarrata e quella legale a Prato. Si tratta di un’azienda che dal 1979 produce filati cardati di alta qualità per maglieria e tessitura in fibre naturali nobili: i 17 dipendenti restano in capo alla filatura e sono coordinati da Marzio Bonanni, ad dell’azienda di famiglia. "Siamo impegnati per un’altra acquisizione fuori Italia che si dovrebbe concretizzare a luglio- spiega Cotto - e che completerà la filiera. Si tratta di un’azienda di degiarratura, la fase che permette l’eliminazione della parte grezza del vello, le cosiddette giarre, tipiche impurità presenti nella materia prima come il cashmere". A oggi la Biagioli, con sede a Montale, conta 150 dipendenti a cui si aggiungono la ventina della filatura.
Lineapiù Italia ha continuato ad investire sulla tintoria a Prato e sta completando anche alcune fasi della filatura, mentre da marzo ha trasferito gli uffici moda con 30-35 addetti da Scarperia a Campi Bisenzio, nell’edificio di un’ex concessionaria, acquistato e ristrutturato, così da avvicinare questa fase alla produzione dello stabilmento di Capalle.
Alla Filpucci la sostenibilità è il tratto distintivo nella ricerca di nuove modalità per diminuire l’impatto della produzione sull’ambiente. E per la stagione autunno-inverno 2024-25 ha ideato dei filati innovativi che permettono di evitare alcuni processi di finissaggio. Qualche esempio? "Abbiamo Ton sur Ton, un filato che ha un effetto devorè molto particolare, ma che non necessita di questa fase di lavorazione, anch’essa molto impattante", spiega Laura Gualtieri, da poco entrata in azienda convinta a fare questo passo dal padre Leandro dopo aver lavorato nel settore marketing delle catene alberghiere legate alla famiglia. Laura Gualtieri si occuperà di comunicazione e social media, mentre il fratello Federico è il presidente. E sul versante sostenibilità? "Stiamo lavorando per dotare la fabbrica di impianto fotovoltaico, anche se i tempi per le pratiche non sono brevi – conclude Gualtieri – Intanto abbiamo installato colonnine di ricarica per le macchine elettriche".
Alla Cofil di Montemurlo c’è grande movimento e all’accoglienza dei visitatori ci sono anche due stagiste, una orientale. "Siamo sempre alla ricerca di personale, aspetto di prendere almeno un paio di neodiplomati dal Buzzi", dice Federico Corrieri, ricordando le difficoltà incontrate nel coprire i turni di lavoro nell’altra azienda di proprietà, la Textura, alla quale ha aggiunto anche Cocca Lab (guanciali e coperte). Corrieri non solo continua ad investire nel tessile, ma guarda anche oltre proseguendo la strada aperta con i Vivai a Montemurlo nel settore della ricettività turistica e della ristorazione. "A metà settembre proseguirò con l’ampliamento dell’hotel e dei servizi: relizzeremo altre 9 suite e la spa per il benessere".
Sara Bessi