
La squadra mobile era sulle tracce del cinese dopo averlo notato incontrarsi con i tossici in via Colombo
Prato, 24 ottobre 2018 - Comprava biciclette rubate dai tossicodipendenti e poi le rivendeva. Probabilmente a suoi connazionali. Un giro interrotto dalla polizia che, l’altro giorno, ha scoperto il covo in cui il cinese nascondeva le bici. Semplicemente casa sua. L’uomo, 54 anni, regolare ma con una serie di precedenti per contrabbando e per guida in stato di ebbrezza, acquistava per pochi euro le biciclette rubate da tossicodipendenti, per poi rivenderle, spesso dopo averle precauzionalmente riverniciate per non farle riconoscere. Il traffico illecito è stato scoperto dalla squadra mobile che ha portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria per fare luce su sulla fiorente attività di ricettazione di biciclette rubate.
Il cinese era stato visto incontrarsi frequentemente con tossicodipendenti nei giardini di via Colombo. E’ qui che avveniva lo scambio: pochi euro al tossico in cambio di una bici sicuramente rubata. L’attività investigativa ha permesso di accertare che il cinquantaquattrenne nascondeva i mezzi nell’appartamento dove è residente in via Respighi, in piena Chinatown.
L’appartamento è stato perquisito: sembrava un bazar ed era ben attrezzato per la manutenzione delle bici. La polizia ha trovato nove biciclette di vario tipo e modello, sia da passeggio che sportive, due delle quali con pedalata elettrica assistita. Sono state tutte sequestrate insieme a 50 caricatori per bici elettriche, 34 blocchetti di avviamento per bici elettriche e 24 connettori di collegamento di alimentazione per batterie. Il cinese è stato denunciato per ricettazione. Per una delle biciclette è già stato possibile risalire al legittimo proprietario, un ottantaseienne italiano residente in provincia di Bologna, che ne aveva denunciato il furto l’8 agosto 2017, al quale sarà a breve restituita.
La polizia ha lanciato un appello ai proprietari dei mezzi che adesso sono custoditi in Questura. Per visionare le biciclette e provare a riconoscere la propria (in caso si abbia subito il furto) è possibile consultare la fotogallery allegata. Alle foto è unita una breve descrizione delle bici rubate recuperate dalla polizia. Un modo per fare una prima scrematura e provare a riconoscere la propria. Poi, si può contattare la squadra mobile dalle 11 alle 12, dal lunedì al venerdì al numero di telefono 0574/555355. Se la propria bicicletta rubata corrisponde a una di quelle sequestrate, è possibile visionarla dalle 9 alle 11 di sabato 27 ottobre e sabato 3 novembre, dopo aver fissato un appuntamento da concordare con la segreteria della squadra mobile. «Al fine di facilitare i riscontri – spiega la polizia – le persone interessate devono arrivare in Questura munite della denuncia di furto della bicicletta o dei documenti comprovanti l’acquisto o la proprietà del mezzo».