
Biodistretti, la prima riunione a Carmignano
Prima riunione a Carmignano dei cinque distretti biologici della Toscana. Il tavolo secondo la legge deve essere istituito due volte all’anno e serve per confrontarsi sulle esperienze, sui problemi e sulle prospettive.
A presiederlo, la vicepresidente della Regione e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi. Oltre al Bio Distretto del Montalbano c’erano il neonato distretto del Chianti, il primo nato distretto di Fiesole, quello della Val di Cecina e quello di Calenzano, tutti riconosciuti con la legge 51 del 2019. Le aziende del biodistretto del Montalbano hanno molte potenzialità per crescere ma devono farsi conoscere e fronteggiare i problemi che verranno in futuro, come quello della siccità che più volte è stato affrontato anche ai tavoli in Regione. "Un incontro importante che irrobustisce basi già gettate – ha detto l’assessore Saccardi – e il tavolo tecnico dei distretti, voluto dal Consiglio regionale, garantisce il coordinamento e il monitoraggio delle attività dei distretti e sicuramente ne favorisce lo sviluppo sul territorio toscano. Da questa prima riunione ci si aspetta che emergano le istanze dei territori, le loro eventuali difficoltà nell’organizzarsi, le iniziative che vogliono intraprendere per promuovere i loro prodotti, tutto quello che per la Regione Toscana rappresenta una risorsa, anche in termini di valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio rurale".
Il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti ha espresso soddisfazione per come sta andando spedita questa avventura: "Fa ben sperare in un’evoluzione sempre maggiore di un progetto con coniuga il benessere, il buon vivere, il lavoro agricolo e la tutela dell’ambiente".