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Giovanni Pieraccini, Sandra Gramigni e Idalia Venco
Bollette sempre più pesanti con il nuovo anno. Le associazioni dei consumatori hanno stimato un aumento di oltre il 20% in più rispetto allo scorso anno per le forniture di gas e luce.
Una conferma di questa situazione – e della conseguente difficoltà di tante persone a far fronte alle spese domestiche – arriva dall’associazione Insieme per la Famiglia, istituita dalla Diocesi di Prato per sostenere i nuclei familiari nel momento del bisogno, non solo con aiuti economici, ma anche con percorsi di accompagnamento mirati. Nel novembre 2022 fu lanciata la campagna "Bolletta sospesa" con l’invito del vescovo Giovanni Nerbini rivolto alla città a donare un contributo per aiutare i meno fortunati a pagare le utenze. L’iniziativa era inserita all’interno del fondo del Buon Samaritano, creato durante la pandemia, sempre dall’associazione Insieme per la Famiglia e dalla Caritas diocesana, per aiutare coloro che avevano perso il lavoro a causa delle restrizioni da Covid.
Nel 2024 gli operatori di Insieme per la Famiglia hanno risposto a più di 300 richieste di colloqui, compiendo poi 229 interventi di sostegno economico. Nel corso dell’anno passato sono stati erogati 111mila euro. L’anno precedente, il 2023, l’associazione aveva pagato bollette e sostenuto spese familiari per 179mila euro. Il 2025 si è aperto con molte richieste di appuntamento, più di due a settimana, e i volontari dell’associazione si dicono sicuri che nei prossimi giorni saranno ancora di più. "Ogni settimana evadiamo richieste dai 7mila ai 10mila euro – dice Idalia Venco, presidente di Insieme per la Famiglia – e in gran parte si tratta di persone non conosciute, non sono povertà croniche, ma interventi richiesti da famiglie dove un coniuge ha perso il lavoro o ci sono bambini o parenti da curare e gli stipendi non bastano a coprire tutte le spese". Chi si presenta per chiedere aiuto sono in egual misura italiani e stranieri, famiglie con bambini e persone anziane senza una rete parentale che possa sostenerli. Le richieste riguardano il pagamento delle utenze, ma anche il mutuo, l’affitto, spese mediche (sempre più costose) oppure per il cambiamento della caldaia. Le persone vengono indirizzate in via Giovanni di Gherardo 16, sede dell’associazione, dai centri d’ascolto Caritas, dalle conferenze della San Vincenzo e molti dai servizi sociali del Comune di Prato.