Prato, 7 gennaio 2023 - Le bollette sono presunte, ma la stangata è reale. Il caro energia mette alla prova le famiglie, costrette da giorni a fare la spola all’ufficio di Estra per tentare di abbassare l’importo della fattura del gas arrivata di recente e relativa ai consumi di ottobre e novembre, e mette in ginocchio le imprese, piccole aziende, spesso a conduzione familiare, ancora martoriate dal caro energia. E così se i cittadini fanno ore di fila allo sportello di via San Giorgio per chiedere spiegazioni sui maxi importi delle bollette del gas arrivate in questi giorni nella cassetta della posta, dal canto loro le aziende tentato strategie per far fronte ai rincari.
C’è il ristorante costretto a cambiare menu per evitare cotture troppo lunghe, la rosticceria che propone cucina innovativa per risparmiare sul gas e il bar che nonostante l’impegno è stato costretto a ritoccare i listini. Accorgimenti quanto mai necessari che non sono bastati a parare la batosta imposta dai prezzi di gas e luce, che da mesi stanno mettendo a rischio la tenuta del tessuto produttivo, ma almeno hanno aiutato a contenere il danno.
Tre storie simbolo di imprese costrette a mettere in campo correttivi per cercare di restare a galla. "Non è un problema di lavoro, ma di costi". Così raccontano gli imprenditori. E a pensarci bene è anche più preoccupante. Il gruppo Cartabianca ad esempio gestisce sette bar pasticcerie tra Prato e Firenze. Al proprio attivo ha 55 dipendenti. I costi che devono essere sopportati, ormai da mesi, per l’energia elettrica sono spaventosi: le bollette da 4000 euro a locale sono quasi quadruplicate. Il conto è presto fatto e solo pronunciarlo fa impressione. "È un delirio", ammette Elisabetta Brusori, responsabile dell’ufficio amministrazione del gruppo di proprietà dell’imprenditore Massimo Morandi. "Le bollette sono rincarate di quattro volte, siamo stati costretti a tanti sacrifici per cercare di risparmiare fino a decidere di ritoccare i listini. Non avremmo voluto, ma con i costi quadruplicati non avevamo scelta e nonostante tutto anche gli aumenti dei listini non sono serviti per far fronte alle spese". Oltre 100.000 euro al mese solo per pagare le bollette dell’energia elettrica, poi ci sono i costi delle materie, dei dipendenti, le tasse. Un delirio appunto.
Non va meglio al ristorante "L’amante della bistecca" di Bacchereto alle prese con il caro gas. "Le spese sono drammatiche, continuo a cercare sul mercato la migliore offerta che però non esiste", ammette la titolare Nadia Coppini ( foto a sinistra in basso). "A novembre ho dovuto pagare un conguaglio di 500 euro, oltre a 1650 ero di bolletta e adesso tremo aspettando la prossima che arriverà a giorni. Il locale è grande, abbiamo ridotto le aperture cercando di condensare i clienti insieme nelle stesse sere. Per risparmiare sul gas abbiamo rivisto il menu evitando cotture lunghe, teniamo la sala più grande chiusa se non ci sono eventi particolari e invece di accendere il riscaldamento utilizziamo i climatizzatori, ma i costi mensili sono ugualmente troppo alti. È dura: lavoriamo per pagare le bollette".
Il leitmotiv è lo stesso anche per la macelleria e gastronomia Conti di Villa Fiorita martoriata da gas e corrente. "Abbiamo le celle frigorifero, le insegne, il banco per l’esposizione quindi consumiamo molta energia – spiega il titolare Enrico Conti ( foto grande ) –. I tempi sono davvero difficili, se il governo non aiuterà concretamente le piccole imprese che danno lavoro e servizi non so come finiremo". Come resistere?: "Facendo tagli – dice Conti – L’insegna cerchiamo di tenerla accesa meno a lungo, abbiamo introdotto un sistema innovativo con la cottura sottovuoto che permette a noi di risparmiare sul gas e alle famiglie di avere il cibo pronto velocemente con pochi consumi. Cerchiamo di ottimizzare i costi e limitare le spese. Lavoriamo bene, il giro dei clienti c’è, ma con bollette quadruplicate sfido qualunque impresa a resistere molto a lungo".
Silvia Bini