REDAZIONE PRATO

Donne del vino, ecco la prima vincitrice della borsa di studio “Essenza di vite”

Il progetto in collaborazione con Ais premia giovani studentesse per mostrare come il settore vinicolo debba essere aperto alle nuove generazioni

La borsa di studio vuole spronare i giovani a inserire il vino e l'agroalimentare nelle loro competenze

La borsa di studio vuole spronare i giovani a inserire il vino e l'agroalimentare nelle loro competenze

Prato, 4 ottobre - Prende il nome “Essenze di vite”, il progetto che nel Salone Consiliare del Comune di Prato ha portato alla consegna della borsa di studio istituita dall'Associazione nazionale donne del Vino con partner l'Associazione AIS Toscana per promuovere il “bere consapevole” nelle giovani generazioni, mettere in evidenza le opportunità di lavoro che offre il mondo del vino e per ricordare insieme due Donne del Vino vittime di femminicidio: Donatella Briosi e Marisa Leo.

La cerimonia, che si è svolta alla presenza, tra gli altri, della presidente delle Donne del vino della Toscana Donatella Cinelli Colombini e del presidente di AIS Toscana Cristiano Cini, ha visto come madrina d'eccezione la Sindaca di Prato Ilaria Bugetti che ha idealmente consegnato il premio a Marisa Ponzecchi.

La giovane è neodiplomata all'Istituto Superiore ad indirizzo alberghiero e turistico Francesco Datini di Prato e adesso avrà l'opportunità di frequentare i tre corsi organizzati dalla delegazione di Prato di AIS Toscana per il raggiungimento del diploma di sommelier.

''Sono onorata - commenta la sindaca di Prato Ilaria Bugetti - di essere la madrina di questa premiazione perché è frutto di un progetto che racchiude in sé tante ricadute positive. Quella sociale innanzitutto, con il sostegno alle donne vittime di femminicidio; quello formativo per dare ai giovani le competenze per muovere i primi passi nel settore del vino e dell'enogastronomia di cui l'Italia e anche il nostro territorio è ricchissima; quello culturale per accrescere la consapevolezza tra le nuove generazioni. Spero vivamente che l'iniziativa si possa ripetere anche in futuro''.

L'iniziativa “Essenze di vite” distribuisce, a livello nazionale, sette borse di studio del valore di circa 2.000 euro ciascuna, da assegnare a sette giovani talentuose che avranno l'opportunità di frequentare i tre corsi che forniscono le competenze per fare i primi passi professionali nel settore vinicolo. Le vincitrici rappresentano altrettante regioni italiane, a partire proprio dalla Toscana, premiando Marisa Ponzecchi, per poi proseguire con Friuli-Venezia Giulia e Sicilia (le regioni delle due Donne del Vino assassinate), Piemonte, Emilia-Romagna, Campania e Puglia. P

er Donatella Cinelli Colombini, ''la cerimonia ha un valore altamente simbolico relativamente al contrasto alla violenza di genere e soprattutto riveste un profondo significato nei confronti dei giovani destinati a professioni turistiche, perché intende spronarli a inserire il vino e l'agroalimentare in generale nella loro formazione, considerando l'enorme importanza che l'enogastronomia riveste a livello soprattutto locale fungendo da attrattore di turisti e dunque creando economia sul territorio''.

Un intento che condivide anche il presidente di AIS Toscana Cristiano Cini, che sottolinea l'importanza della formazione per contribuire alla diffusione della cultura del vino, partendo anche dalle scuole. ''Abbiamo fin da subito - spiega - sposato la causa delle Donne del Vino perché riteniamo che il messaggio trasmesso sia estremamente significativo, ma anche perché crediamo che sia importante investire sempre più sulle giovani generazioni per dare un segnale di apertura al futuro per la nostra professione. Eticamente, il sommelier sarà sempre più portatore di cultura e di valori perché conoscendo a fondo la materia sarà possibile creare un pubblico sempre più informato e consapevole. E sappiamo bene quanto sia importante veicolare un messaggio di questo tipo tra i giovani attraverso canali e soggetti che sentono più vicini a loro''.

Marisa Ponzecchi e tutte le destinatarie del premio sono state selezionate fra gli studenti degli istituti in cui sono avvenute le lezioni sul vino del progetto D-Vino nell'anno scolastico 2023-24 dal proprio corpo docente. I corsi, di 10 ore ciascuno, hanno riguardato un istituto turistico e un istituto alberghiero di ogni regione - in Toscana le lezioni si sono svolte agli Istituti Datini di Prato e Saffi di Firenze - e le Donne del Vino hanno fornito agli studenti nozioni e testimonianze di enologia e viticultura, struttura produttiva del vino toscano, principi di degustazione, dati sulla commercializzazione, comunicazione e turismo del vino.

Le donne del vino toscane sono 109, circa il 10% dell'intera associazione nazionale e si distinguono per il loro eccezionale attivismo: dall'inizio dell'anno hanno tenuto i corsi sul vino in due Istituti Tristici e Alberghieri, hanno finanziato il centro antiviolenza Insieme Valdelsa, con Amorim Cork Italia attraverso la racconta tappi di sughero usati e hanno visitato il Museo Ferragamo ascoltando la storia di Wanda Ferragamo, capace di ispirare coraggio e talento creativo. L'elenco si allunga con il webinar dell'avvocata Claudia Del Re sulle nuove norme dell'etichettatura e la degustazione dei vini di 9 socie all'AIisS Milano. Più recenti sono la convention alla Tenuta San Guido e Argentiera di Bolgheri, la degustazione dei vini toscani e campani da vitigni autoctoni, il webinar sulla compravendita delle cantine e la visita al Castello del Corno.

Fra le socie della delegazione toscana delle Donne del Vino compaiono molte nuove professioniste come la grafica che disegna le etichette e il packaging, l'immobiliarista specializzata nella compravendita di cantine con vigneto, l'avvocata esperta in diritto vitivinicolo, chi si occupa di comunicazione digitale o di wine hospitality. Accanto a loro ci sono produttrici, sommelier, ristoratrici, enotecarie, enologhe, esperte, giornaliste e addette ai settori commerciale e marketing del vino.

L'Associazione Italiana Sommelier – sezione territoriale della Toscana nei suoi oltre cinquant'anni di vita ha fatto molto per valorizzare e comunicare il vino. Lo ha fatto conoscere al consumatore attraverso i tanti corsi organizzati, lo ha raccontato nei ristoranti cercando di trasferire emozioni e conoscenza alla clientela. Attraverso la narrazione i sommelier ogni giorno fanno scoprire un mondo fatto da persone animate da passione e competenza come i tanti produttori della nostra regione. La missione continua con tante iniziative, corsi, momenti didattici e degustazioni, serate a tema ed eventi per scoprire l'affascinante mondo del vino.

L'Ais toscana riserva grande attenzione all'aggiornamento sulle innovazioni in campo enologico: oltre ai corsi di qualificazione professionale per sommelier, l'associazione organizza particolari giornate di approfondimento, articolate nelle varie delegazioni provinciali, che permettono un costante e continuo aggiornamento professionale e culturale per tutti i sommelier che, terminato il ciclo dei tre livelli, intendono perfezionare ed integrare le loro conoscenze vitivinicole.

Cerca di mantenere il dovere, verso i soci, i produttori e le istituzioni di rinnovarsi: nella didattica e nella comunicazione, assumendo sempre di più il valore di punto riferimento. Questa continua ricerca, nella sua professione, accompagnata da una grande passione, consente al sommelier di far conoscere i prodotti di qualità meno conosciuti e quelli del nuovo mondo enologico.