Bosi scrive a Meloni : "Ridurre l’Iva sui lavori. È tassa sulla disgrazia della gente alluvionata"

Il sindaco di Vaiano invia una lettera anche a Mattarella affinché solleciti il provvedimento. La richiesta: azzerare l’aliquota o ridurla al 4% "Non va applicata sugli interventi di messa in sicurezza dei territori" .

Bosi scrive a Meloni : "Ridurre l’Iva sui lavori. È tassa sulla disgrazia della gente alluvionata"

Bosi scrive a Meloni : "Ridurre l’Iva sui lavori. È tassa sulla disgrazia della gente alluvionata"

Eliminare l’Iva o almeno ridurla per i lavori di somma urgenza necessari ai comuni alluvionati per iniziare a rialzarsi. È un appello al Governo e al presidente Mattarella quello che parte da Vaiano, uno dei Comuni maggiormente colpiti dall’alluvione del 2 novembre scorso. Il sindaco di Vaiano, Primo Bosi, ha scritto ieri mattina al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e al ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, per chiedere "di azzerare l’aliquota Iva, o perlomeno ridurla alla misura del 4 per cento, su tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza dei territori colpiti da eventi di natura calamitosa".

Una missiva con i medesimi contenuti è stata inviata al presidente della Repubblica. Il sindaco Bosi ringrazia Sergio Mattarella "per il grande servizio che rende alla Repubblica" e gli chiede di intervenire sul Governo per sollecitare il provvedimento.

"La sera del 2 novembre scorso il territorio che amministro è stato colpito da precipitazioni meteoriche eccezionali che hanno comportato lo straripamento del fiume Bisenzio e dei torrenti che afferiscono al reticolo fluviale minore – ha scritto Bosi – I costi per la ricostruzione tra interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza delle persone e delle strutture e gli interventi di ricostruzione, secondo una prima e sommaria stima, si avvicinano alla soglia dei 20 milioni di euro, a questi vanno poi aggiunti i costi dell’Iva al 22% che producono un ulteriore aumento della cifra finale occorrente".

L’appello del sindaco Bosi al Governo è deciso. "Riteniamo iniquo applicare l’aliquota ordinaria per gli interventi di messa in sicurezza e di risistemazione di territori flagellati da eventi calamitosi di natura eccezionale e arriviamo a considerarla una tassa sulla disgrazia", scrive il primo cittadino di Vaiano, aggiungendo che "per un’amministrazione Pubblica l’Iva rappresenta, senza ipocrisia, un ulteriore costo da sostenere".

Bosi, nella medesima lettera, ricorda che attualmente le aliquote Iva standard in Italia sono tre: quella del 22% applicata alla maggior parte dei beni e dei servizi; quella del 10% applicata a beni e servizi specifici, l’ultima ridotta del 4% applicata a beni di prima necessità come alcuni prodotti alimentari di base.

Ricordiamo che in Vallata, come hanno fatto presente i sindaci dei tre Comuni nella conferenza stampa di bilancio, a fine anno, solo per le opere di somma urgenza sono necessari oltre 6 milioni di euro: 4 milioni a Cantagallo, 1,5 milioni a Vaiano, oltre 500 mila euro a Vernio. Ad oggi i lavori sono stati attivati esclusivamente con le risorse dei Comuni che attendono l’arrivo dei fondi stanziati dal Governo.

C’è già anche un piano per la ricostruzione con un elenco di opere ritenute necessarie che ammonta, per ora, a 30 milioni di euro (16 milioni per Vaiano, 10 per Cantagallo e 4 per Vernio). Proprio dai tre sindaci, durante il bilancio di fine anno, è arrivato un ulteriore appello per lo "stanziamento di risorse certe che consentano di attivare tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza del territorio".