
Francesco Nuti, 61 anni, con Giovanni Veronesi durante una serata in suo onore al Terminale
PRATO - La procura di Prato ha presentato richiesta di incidente probatorio al gip Francesco Pallini in merito all’inchiesta sui presunti maltrattamenti nel confronti dell’attore Francesco Nuti da parte dell’ex badante, il georgiano Iason Shavgulidze (38 anni). La richiesta di incidente probatorio arriva durante le indagini condotte dai sostituti procuratori Antonio Sangermano e Valentina Cosci in seguito alla denuncia presentata dell’amministratore di sostegno di Nuti su richiesta dei familiari dell’attore. Il georgiano è accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti di Nuti, costretto su una sedia a rotelle dal 2006 in seguito a un incidente domestico.
La necessità di chiedere l’incidente probatorio in fase di indagini nasce dalle condizioni dello stesso Nuti considerato un test «vulnerabile», viste le sue condizioni fisiche, e quindi, per l’accusa esisterebbe la necessità di «cristallizzare» la prova in modo tale che non si comprometta prima di arrivare a un dibattimento. Le indagini erano partite dopo il racconto del sostituto del georgiano. L’uomo, orginario del Burundi, aveva affiancato Shavgulidzeche era in partenza per un periodo di ferie durante le vacanze natalizie. Il sostituto del badante aveva sostenuto di aver visto il trentottenne alzare la mani sul suo assistito, maltrattarlo fisicamente e psicologicamente e , in alcuni episodi, perfino rimettergli in bocca il cibo che aveva sputato. L’africano aveva riferito gli episodi ai familiari di Nuti. A carico del georgiano ci sono anche due biglietti, acquisiti dalla Procura, vergati con la calligrafia tremante di Nuti e consegnati dallo stesso attore ai volontari dell’Anffas. Nel primo c’era scritto «Alza le mani me, pericolo», nel secondo «Tante volte», forse in riferimento alle botte ricevute. Quest’ultimo fu scritto da Nuti quando fu sentito in Procura. Im un primo momento fu chiesto l’allontanamento del georgiano da Nuti, provvedimento revocato dal giudice su richiesta della stessa Procura quando l’uomo è stato licenziato. Il georgiano, assistito dall’avvocato Silvia Nesti, si è difeso fin da subito dichiarando di non aver mai alzato le mani contro l’attore. Le indagini vanno comunque avanti e l’incidente probatorio potrebbe essere un passaggio indispensabile per non disperdere una prova fondamentale in vista di un possibile processo.