PRATOBasta un euro per iniziare l’anno nuovo con l’arte, la storia e la cultura, per guardare con altri occhi o scoprire per la prima volta il patrimonio di bellezza custodito dei nostri musei. Come da tradizione, domani i musei della rete Pratomusei promuovono un’iniziativa speciale per accogliere pratesi e turisti: il biglietto d’ingresso al prezzo di un euro. A Capodanno il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci sarà aperto dalle 15 alle 19, il Museo del Tessuto dalle 15 alle 19, il Museo dell’Opera del Duomo dalle 13 alle 17 (ad esclusione degli affreschi della cattedrale, che restano chiusi) e il Museo di Palazzo Pretorio dalle 10.30 alle 18.30. Aderisce all’iniziativa, con apertura dalle 15 alle 19, anche il Museo italiano di scienze planetarie, secondo le stesse modalità.
Il biglietto benaugurale a un euro è un’occasione anche per visitare le mostre in corso nei vari musei. Al Museo del Tessuto è stata da poco inaugurata Tesori di seta, dedicata ai capolavori tessili della recente donazione di Giovanni Falletti, un collezionista fiorentino che ha raccolto in 50 anni manufatti, ricami, libri, stampe, monili: oltre duemila oggetti che oggi sono patrimonio della città. La mostra racconta quattro secoli di grande manifattura tessile dal ’400 al ’700: i microscopi digitali a disposizione del pubblico consentono di osservare da vicino la struttura interna e la complessità degli intrecci di velluti, damaschi e broccati. Le riproduzioni di alcuni importanti dipinti affiancate a tessuti dello stesso periodo rendono immediatamente visibili le funzioni di questi preziosi capolavori.
Al Pecci ci sono tre mostre da vedere. La prima è Peter Hujar: Azioni e ritratti / viaggi in Italia, dedicata al grande fotografo americano scomparso nel 1987: negli spazi di viale della Repubblica viene riproposta la grande mostra realizzata dall’Art Institute di Chicago, che attraverso 59 fotografie racconta la parabola di uno dei maestri della fotografia, l’Hujar ‘sperimentatore’ che indaga altri mezzi espressivi come il teatro e la danza. Per il Pecci è stata però allestita anche una sezione di venti opere che risentono dell’influenza dei suoi viaggi in Italia fra gli anni ’50 e ’60. Dalle catacombe di Palermo con i ritratti di mummie che lo interrogano sulla vita e sulla morte, ai sanatori fiorentini di bambini, passando per i giovani bagnanti sugli scogli di Napoli, il suo sapiente obiettivo fa emergere il contrasto fra un’Italia permeata di bellezza e allo stesso tempo stretta nella morsa della povertà. La seconda mostra è Satura, la prima personale dedicata da un’istituzione a Louis Fratino, artista americano di origini italiane nato nel 1993, che ha avuto un grande successo di critica all’ultima Biennale di Venezia. Nelle sue opere, attraverso un immaginario queer e omoerotico, Fratino aggiorna i grandi temi della storia della pittura: dal ritratto, al paesaggio, al nudo, alla natura morta, interrogandone la validità nel XXI secolo. La mostra guarda in particolare all’influenza che la tradizione artistica, letteraria e cinematografica italiana del Novecento ha avuto sull’artista. C’è anche una terza mostra: Le signorine, della giovane pittrice Margherita Manzelli.
Il Museo dell’Opera del Duomo per le feste ospita una mostra dedicata alle natività, mentre a Palazzo Pretorio c’è la mostra Fiorello Tosoni. Una vita per l’arte, dedicata all’artista pratese classe 1939. Infine, oggi saranno visitabili gratuitamente la Galleria di Palazzo degli Alberti, aperta dalle 14 alle 19, e la casa Museo di Francesco Datini, aperta dalle 16 alle 19.