A Prato per la quarta volta "Bruna è la notte", lo spettacolo ideato e interpretato dallo straordinario duo formato dall’attore e regista fiorentino Alessandro Riccio e dal musicista Alberto Becucci torna al Garibaldi Milleventi giovedì 17 ottobre alle 21 e venerdì 18 ottobre sempre alle 21 con "Le mille e una Bruna".
Riccio, Bruna è scorbutica e volgare, poetica e leggera: a giudicare dal botteghino però è impossibile da non amare?
"Dopo 10 anni siamo ancora in scena con altri quattro spettacoli dello stesso personaggio, che ogni volta racconta un tassello della sua esistenza. Bruna è un condensato di toscanità, tutti possono riconoscere in lei una mamma, una zia, la fidanzata o la nonna, nasce subito una familiarità tra il pubblico e il personaggio. Lei è vera, è simile al mondo in cui viviamo, si fa fatica credere che sia qualcosa di costruito"
Il debutto fu nel 2014.
"Dal 26 novembre 2014 si è creato un vero e proprio fenomeno che, nato in sordina nel seminterrato del circolino Arci di Pian del Mugnone, è riuscito, con l’apporto della sua forza emotiva, a portare a teatro più di 20.000 spettatori e questo ci dà una grande forza".
Il suo aspetto poco rassicurante, la sua voce roca, la sigaretta sempre accesa sul palco.
"In un mondo fatto di like e di ricerca ossessiva di consensi, un personaggio come Bruna stona perché a lei non interessa piacere, né essere simpatica. Ma è proprio per questo che tutti la amano. Lei non si preoccupa di essere cordiale o carina, il pubblico ritrova in lei il coraggio che noi non abbiamo".
Perché venire a teatro giovedì per "Bruna è la notte" e venerdì con "Le mille e una Bruna"?
"Perché a teatro succede qualcosa di vero, quello a cui ci stiamo abituando è avere la comodità di quello che ci piace in poltrona, ma questo non ti spinge a scoprire il nuovo. Esplorare è necessario per vivere, abbiamo ancora da scoprire una serie di emozioni e situazioni che solo il teatro ci può dare".
Silvia Bini