
Un flusso ininterrotto di pensieri, sono quelli che affiorano in Molly e affollano le oltre quaranta pagine del capitolo finale dell’"Ulisse" di James Joyce, opera fra le più importanti del ventesimo secolo. Dal monologo che chiude il romanzo Massimo Conti ha realizzato "Molly oh Molly!" spettacolo teatrale con la brava attrice pratese Monica Bucciantini, in scena allo SpazioK - Kinkaleri, domani alle 21,30. L’Ulisse di Joyce racconta una giornata per le strade di Dublino vissuta dal protagonista Leopold Bloom, insieme alla moglie Molly e a Stephen Dedalus, e immaginata come una vera e propria Odissea. Il monologo finale colloca Molly nel suo letto, fra veglia e sonno, intenta a riflettere su una richiesta fattale dal marito e da lì, attraverso un flusso di coscienza femminile, in un bilancio della giornata e della sua vita, un viaggio fra lo scorrere incessante di idee, memorie e percezioni che fluttuano liberamente. Monica Bucciantini non ha la faccia della Molly che chiude l’Ulisse, non le somiglia in niente se non nel dare corpo alle sue riflessioni disordinate accatastandole l’una sull’altra, con cura. Il suo volto diventa specchio nell’essere guardata con la consapevolezza che quel letto, dove i suoi pensieri si sparpagliano, non è che, anch’esso, un simulacro di intimità e pudore. "Molly oh Molly! è un omaggio all’essere umano femminile che chiude un’era geologica del sentire – dice Monica Bucciantini - Un’apertura verso l’abbandono come unica occasione umana del divenire." Il lungo testo che compone l’ultimo capitolo dell’Ulisse è alla base di un progetto più ampio che si completa in più fasi.
"Nel rispetto di un testo così esteso, il monologo interiore di Molly viene diviso creando una sorta di "miniserie" teatrale – continua Monica Bucciantini – Questa è la prima parte di un lavoro complessivo che si compone di 6 momenti e che proseguirà in autunno." Ma non solo. Lo spettacolo sperimenta, insieme alla messa in scena tradizionale, la diffusione in contemporanea sulla piattaforma social Instagram, favorendo, negli intenti degli ideatori, un’occasione di confronto con la presenza di un corpo che simultaneamente diventa immagine luminosa, fra i filtri di Instagram, che parla e seduce. Lo Spazio K – Kinkaleri è in via Santa Caterina 38, lo spettacolo è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite. Trenta i posti disponibili tutti opportunamente distanziati. L’appuntamento fa parte del cartellone edella PratoEstate, promosso dal Comune di Prato.
Francesca Tassi