
Marco Stella, consigliere regionale e coordinatore toscano del partito
Far passare la bufera, abbassare i toni, cercare i punti comuni, smussare le divisioni. Forza Italia cerca di assorbire il colpo dell’addio annunciato sulle colonne de La Nazione di Rita Pieri, punto di riferimento del partito in Toscana e a Prato (è l’attuale capogruppo in consiglio comunale). E rilancia messaggi distensivi. Più dal vertice regionale che da quello provinciale.
Marco Stella, coordinatore toscano di Forza Italia, detta la linea: "Lavorare per rafforzare sintesi e unità". E fa sapere che "da quando il Presidente Berlusconi è mancato, abbiamo lavorato indefessamente, in Toscana come in ogni altra Regione d’Italia per far crescere Forza Italia e questo lavoro è merito di tutti". E sottolinea di tutti.
"Può capitare che vi siano alcune divergenze - evidenzia - è compito nostro unire e non dividere, bisogna smussare gli angoli, trovare punti di convergenza, superare gli equivoci e percorrere una strada comune per il bene del partito" perché "la pluralità di vedute è un arricchimento e non deve mai portare a divisioni o peggio ancora ad allontanamenti". E in particolare dice sul simbolo azzurro a Prato: "Conosco il lavoro che ha fatto in questi anni Rita Pieri per Forza Italia, e per Prato, prima da assessore e ora da consigliere comunale, non è un caso, che sia stata indicata da Forza Italia per la candidatura a sindaco della sua città.
Il richiamo è al senso di responsabilità che dobbiamo avere nel rispetto dei nostri elettori, che ci guardano con attenzione e che ci chiedono di stare uniti".
E’ "mio compito continuare a lavorare per rafforzare la sintesi e l’unità del partito, soltanto così possiamo crescere e prepararci alla prossima impegnativa sfida delle elezioni regionali".
Dopo la lettura de La Nazione e il giro di rassegne stampa via chat in tantissimi hanno telefonato e mandato messaggi a Pieri. Vicinanza e stima sono state espresse da esponenti politici nazionali e regionali dentro Forza Italia e del centrodestra. La capogruppo consiliare ieri non ha voluto commentare e aggiungere altro. Il conforto arrivato ha lenito in parte l’amarezza per la scelta annunciata.
Adesso si apre una fase diversa anche se le ferite sono ancora presenti e appaiono profonde. E i problemi sono tutti lì sul tavolo. Nello scenario locale il rapporto difficile, molto difficile, fino a rompersi è tra Pieri ed Erica Mazzetti, la deputata pratese che ricopre anche la carica di coordinatrice provinciale. La rottura plastica tra le due esponenti si è manifestata due volte in occasione di una recente tavola rotonda sul distretto parallelo e l’illegalità e dell’elezione della nuova segretaria comunale. Ieri i toni cittadini erano più forti di quelli di Stella ma man mano che le ore passavano anche a Prato sono state fatte filtrare parole più distensive. Che dovranno trovare concretezza.
Ieri mattina si era partiti con un "chi lascia il partito sbattendo la porta, lasci anche gli incarichi istituzionali ottenuti con i voti di Forza Italia". Firmato il coordinamento di Forza Italia Prato. Con accuse precise: l’addio "arriva dopo mesi di polemiche senza costrutto, ma solo di personalismi e ambizioni mancate, dopo aver disertato un momento fondamentale per la vita democratica del partito come il congresso comunale". E ancora critiche: "Sul lavoro in Consiglio comunale, dove, solo grazie all’impegno di tutta la squadra, Forza Italia è tornata presente, si potrebbe eccepire molto...". Fino a chiedere "un doveroso passo indietro, cioè le dimissioni da consigliere comunale, nel rispetto dell’elettorato e del partito che ha permesso l’elezione, lasciando il posto a chi lavora per il partito e non contro". In serata i toni erano più morbidi però. In attesa che passi la nottata.