
Quando una fotografia su Facebook raffigurante vini con l’effige di Mussolini può dividere, soprattutto nel giorno della Liberazione. Elena Chiti, consigliera della Lega a Poggio a Caiano, lunedì 25 ha postato l’immagine di bottiglie di vino con etichette raffiguranti noti personaggi appartenuti al fascismo, al nazismo e al comunismo con la frase "in vino veritas". Tra queste varie bottiglie con la figura del Duce. La polemica politica si è innescata subito: "Il giorno della Liberazione – scrive in una nota la capogruppo di Siamo Poggio Paola Vettori – ci sono consiglieri in quota Lega che non solo disertano le manifestazioni pubbliche, ma pubblicano fotografie che richiamano al fascismo, schernendo il valore di questa ricorrenza. Non dicano poi che nella foto in questione ci sono anche immagini che richiamano altre ideologie, perché non ci sono scuse possibili. Pubblicare la foto di Mussolini in quelle modalità è reato di apologia del fascismo". Il sindaco di Poggio Francesco Puggelli aggiunge: "Su questo non sono permesse ambiguità. Per questo vorrei chiedere con chiarezza alla consigliera della Lega Elena Chiti cosa intendesse dire con il post che ha pubblicato dove augurava buon 25 aprile con una foto del duce a mano tesa. Pubblicare il giorno della Liberazione foto fasciste, anche se poi si tenta in qualche modo di mascherare il messaggio avvicinando i volti di personaggi storici di sinistra, non credo lasci molto spazio alle interpretazioni. Sarà chi di competenza a valutare se si tratti di apologia del fascismo". La Lega fa quadrato sul post della consigliera la quale, insieme al coordinatore provinciale Filippo La Grassa, fornisce le sue spiegazioni: "Il senso del mio tanto discusso post - dice Elena Chiti - sembrava chiaro e perciò non ho aggiunto didascalie ulteriori. Ho condiviso una foto che ritrae una collezione di vini che hanno etichette con personaggi storici sia destra che di sinistra, da Che Guevara a Marx, a Stalin, a Gramsci e anche Mussolini. Quindi l’apologia non c’è né verso il fascismo né verso il comunismo. Il senso del post è quindi che il 25 aprile in Italia celebriamo la liberazione dal nazifascismo ma il mio augurio era di liberazione da tutte le ideologie estremiste, di destra e di sinistra che sono poi sfociate in dittature che hanno causato morti, sofferenza e limitazioni della libertà". "Ironia questa sconosciuta o scarsa conoscenza dei personaggi storici ritratti? Il post – aggiunge La Grassa – era evidentemente contro ogni forma di dittatura, di destra e di sinistra, nel pieno rispetto dei valori di libertà e di democrazia nati con la Liberazione".