Bugetti all’uninominale, Squittieri nel listino Il Pd ha due strade per avere un posto a Roma

Sono i nomi con più chance nella cinquina (che potrebbe comprendere anche Faggi, Logli e Dominijanni) presentata ai vertici regionali. Ma tutto è in evoluzione e può ancora cambiare. L’invito del sindaco a Letta per un comizio in città durante la campagna elettorale

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Ilaria Bugetti, Benedetta Squittieri, Simone Faggi, Maria Logli e Andrea Dominijanni. Sono questi i cinque nomi che hanno più probabilità di essere inseriti dal Pd di Prato nella rosa dei cinque politici candidabili al Parlamento in vista delle elezioni del 25 settembre. La lista verrà consegnata domattina dal segretario Marco Biagioni alla sua collega regionale Simona Bonafè, ed è frutto dell’interlocuzione avuta dallo stesso Biagioni con tutte le anime del Pd. Tempo per un dialogo allargato all’intero partito non ce n’è stato, e così è stato ritenuto opportuno lasciare rappresentanza ad ogni corrente del partito. Poi, all’inizio della prossima settimana, ci dovrebbe essere un’assemblea nel corso della quale iniziare a preparare un documento con dieci punti programmatici da consegnare al livello regionale e di conseguenza a quello nazionale (documento che verrà annunciato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui parteciperanno Biagioni e alcuni componenti della segreteria). Come ogni elezione che si rispetti, chiaramente i nomi in lista possono essere stravolti fino all’ultimo minuto.

E va fatta una precisazione: essere nella rosa dei nomi del Pd di Prato non significa avere la certezza di garantirsi un posto nelle liste che saranno allestite fra l’uninominale e il proporzionale di Camera e Senato. Tutt’altro. Reali speranze di candidature ce ne sono per un solo nome, al massimo due. Non solo. Il rischio è che il nome vero per Prato finisca nel listino del proporzionale, in una posizione nemmeno troppo favorevole. D’altronde, sul nostro territorio pendono troppe incognite che favoriscono l’avvento sia alla Camera che al Senato di due candidati in arrivo da fuori provincia. I due nomi forti, quelli di Matteo Biffoni e Ilaria Bugetti, al netto delle riflessioni personali e delle opportunità politiche, hanno entrambi dovuto fare i conti con ostacoli di rilievo. Il sindaco ha rinunciato alla candidatura di fronte allo spettro di lasciare la città nelle mani di un commissario prefettizio. Bugetti, che è ancora in corsa e che è l’unica che può realmente ambire alla candidatura nell’uninominale alla Camera, si scontra con la necessità di dovere chiedere una deroga al nazionale per potersi candidare (secondo il regolamento nazionale i consiglieri regionali sono incandidabili). Elemento nient’affatto scontato e sul quale ancora ieri non c’erano certezze, anche perché la Toscana dovrebbe chiedere già un altro paio di deroghe a Roma.

Quindi che succede? Bugetti al momento resta la candidata con più possibilità di una investitura all’uninominale per Prato, mentre Squittieri è quella con più chance per il listino proporzionale. Gli altri, al massimo, potrebbero essere candidati di bandiera. Inoltre va sottolineato come il nome di Simone Faggi, presidente di Acqua Toscana, possa essere sostituito nella lista del Pd pratese da quello di un altro fedelissimo del sindaco, come l’assessore Valerio Barberis, o da Simone Mangani o ancora da Gabriele Bosi. Qui c’è molta incertezza perché Biffoni è ancora in attesa di essere ascoltato sul tema candidature, e quindi le cose potrebbero cambiare nella giornata di oggi. Nessuno di loro comunque ha reali possibilità di candidatura nelle successive liste elettorali. Intanto il Pd ha già messo in moto la macchina elettorale. Il sindaco ha ufficialmente invitato il segretario nazionale Enrico Letta a Prato per tirare la corsa ai Pd e ai candidati dei seggi pratesi. La segreteria provinciale, invece, sta allestendo Feste de l’Unità, banchini, iniziative pubbliche, incontri nei circoli e un calendario di visite di ospiti di rilievo nazionale.

Stefano De Biase