
La sindaca Ilaria Bugetti
Prato ,13 luglio 2024 – Un mese fa Ilaria Bugetti veniva proclamata ufficialmente la prima sindaca della storia della città dopo la vittoria al primo turno delle amministrative.
E’ già tempo di un primissimo bilancio. Com’è andato questo assaggio di amministrazione?
"Mi fa piacere notare che c’è ancora tanto entusiasmo. La gente mi ferma in strada per congratularsi, mi trasmette forza ed energia per affrontare problemi che non sono semplici. In Comune ho fatto tanti incontri, ho parlato con dirigenti e dipendenti, ho incontrato associazioni, consiglieri. E abbiamo iniziato il lavoro con la giunta".
Sta andando tutto come si aspettava?
"Sì, la macchina organizzativa è complessa ma lo sapevo".
Qual è il primo progetto del suo mandato al quale si sta dedicando?
"Mi sta a cuore soprattutto il metodo di lavoro, dobbiamo essere attenti alle piccole cose senza dimenticare i grandi progetti. Serve uno sforzo comune insieme agli uffici. E c’è già un primo esempio positivo: tutti insieme, col Cgfs, siamo riusciti a riaprire la piscina di via Roma nonostante il cantiere. E’ questo il metodo che mi piace".
Più nello specifico, a cosa sta lavorando?
"Al rafforzamento della macchina comunale, all’ascolto delle frazioni e ai progetti strategici per l’Europa. Parlando con gli imprenditori emerge con sempre più forza l’importanza dei regolamenti Ue".
Rafforzamento della macchina comunale significa assunzioni?
"Sì e alcune sono già in corso, ma penso anche a lavorare bene con chi c’è già".
Perché ha tenuto per sé così tante deleghe di peso?
"Perché adesso ho bisogno di capire, è un investimento iniziale che poi vedrà una flessibilità lungo il percorso. Non è detto che non vadano ad altri".
Se cerca l’efficienza, perché ha deciso di spacchettare le deleghe sul traffico?
"Per la verità rispetto al passato abbiamo accorpato di più. Il punto vero è che la giunta dovrà lavorare in modo trasversale, è tutto collegato e quindi bisogna sapersi raccordare. Per quanto riguarda la mobilità, in particolare, vogliamo puntare sulla comunicazione perché in città ci sono cantieri per 80 milioni".
Come si evitano i corto circuiti del passato?
"Con una programmazione strategica, comunicando per tempo le deviazioni. Si può pensare ad un sito, a messaggini. Il progetto deve essere definito".
Tinagli presidente del consiglio comunale dopo una seduta turbolenta. E’ già saltata la tregua interna al Pd che ha portato alla sua elezione?
"Assolutamente no, sono le dinamiche interne al partito. Noi per quelle siamo conosciuti".
A proposito di dinamiche politiche, come sono i rapporti con Firenze?
"Con la sindaca Funaro ci siamo già sentite e ci sarà tempo per approfondire il lavoro. Anche con il governatore Giani abbiamo già parlato di tanti progetti, a partire da quello di massima della tramvia".
La sua vittoria è stata anche l’affermazione del campo largo: Pd più liste civiche, M5s e Avs. Prato esempio per l’Italia?
"Il percorso individuato può essere utile, dobbiamo fare quello che abbiamo fatto qui. Prima si condivide la piattaforma progettuale e poi si costruisce l’alleanza, altrimenti manca il collante".