Piove nelle aule, piove nei laboratori, piove nei corridoi e nei piani seminterrati. Succede al Buzzi, la scuola per eccellenza della città, punto di riferimento per il distretto, da tempo alle prese con seri problemi di infiltrazioni. Talmente seri che le attrezzature di ultima generazione per formare i tecnici del domani che andranno a produrre capi di alta moda, per i quali l’istituto e non solo, ha investito risorse molto importanti, rischiano di essere compresse dall’umidità.
Una situazione che si trascina da tempo, almeno dallo scorso anno, e che ancora non è stata presa in carico, tanto che gli studenti hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta sotto il palazzo della Provincia in via Ricasoli per sensibilizzare l’ente ad intervenire. Il sit in sarà la mattina del 28 novembre mentre il 4 dicembre si riuniranno i genitori nell’aula magna della scuola per discutere dei problemi. Ad allungare i tempi di intervento e paradossalmente ad impedire al Buzzi di poter accedere ai finanziamenti del Pnrr, che anche in città hanno portato una bella boccata d’ossigeno all’edilizia scolastica, è una mancanza burocratica che nel tempo non è mai stata risolta, generando in questo caso un danno non banale. La scuola è di proprietà del Comune di Prato (tutte le altre scuole superiori sono in capo alla Provincia), ma la gestione è affidata alla Provincia. Un doppio ruolo istituzionale che di fatto ha impedito l’accesso al Pnrr, soldi che avrebbero potuto finalmente dare risposte concrete ai problemi di infiltrazione di cui soffre l’istituto di viale della Repubblica che ha sfornato migliaia di tecnici tessili e chimici per il distretto. Figure essenziali, che hanno bisogno di un luogo idoneo dove fare lezione e soprattutto poter frequentare le ore di laboratorio.
Con il passare del tempo la situazione è andata peggiorando, tanto che in alcune classi l’acqua scende dal soffitto con infiltrazioni talmente abbondanti che servono i secchi per raccoglierle.
"Lo stato di abbandono in cui si trova il Buzzi è l’ennesima dimostrazione della trascuratezza e dell’incapacità di Comune e Provincia di Prato. Una scuola simbolo della nostra città, eccellenza educativa riconosciuta a livello nazionale, che cade letteralmente a pezzi sotto gli occhi di tutti. Gli studenti, i docenti e il personale scolastico vivono una situazione insostenibile, mentre le istituzioni rimangono immobili di fronte a un degrado sempre più evidente", dichiara Claudiu Stanasel, capogruppo della Lega. "Come ex rappresentante degli studenti del Buzzi, mi fa male vedere la situazione in cui si trova la scuola. Ad aprile ho effettuato personalmente un sopralluogo e già allora la situazione era critica".
Silvia Bini