REDAZIONE PRATO

Caccia, parte la stagione Due giorni di preapertura

Domani e domenica le doppiette potranno tornare a sparare. Sarà possibile solo da appostamento fisso o temporaneo. Le specie: tortora, piccione e storno.

Caccia, parte la stagione Due giorni di preapertura

E’ stata ufficialmente fissata la preapertura della caccia domani e domenica, mentre la stagione venatoria avrà inizio a partire da domenica 17 settembre fino al 31 gennaio, quando potrà essere esercitata tutti i giorni ad eccezione del martedì e del venerdì dove vige il silenzio venatorio. Scatta dunque una nuova stagione che vedrà impegnato il corpo di Polizia Provinciale e le guardie venatorie volontarie nel controllo del territorio allo scopo di garantire il rispetto delle norme e la sicurezza dei cittadini, con particolare attenzione rivolta alle distanze prescritte dalla legge e agli atti di bracconaggio. Nel periodo che precede l’apertura generale, dall’11 al 16 settembre, come ogni anno, la Polizia Provinciale si metterà a disposizione dei cacciatori organizzando due serate di incontri – uno sul territorio della piana e uno in vallata – per spiegare le nuove normative vigenti.

Domani e domenica la caccia dovrà essere esercitata da appostamento fisso o temporaneo (è vietata la caccia vagante) ed esclusivamente nell’area di residenza venatoria; le specie consentite saranno la tortora selvatica (massimo 5 capi), la tortora dal collare orientale (massimo 10 capi), il piccione (massimo 20 capi) e lo storno (massimo 20 capi); dovrà essere obbligatoriamente utilizzato il tesserino digitale per tutte le specie.

La caccia è consentita dalle 6 alle 19 e non all’interno delle zone di protezione speciale. La caccia al piccione e alla tortora dal collare può essere esercitata esclusivamente nei terreni dove sono state seminate o sono presenti coltivazioni di cereali autunno vernini, cereali a semina primaverile o oleoproteaginose (girasole, soia, colza, fava, favino, pisello, cece, cartamo, limo) nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, nel periodo compreso dalla semina alla raccolta del prodotto. Inoltre la caccia allo storno deve essere effettuata nei vigneti, uliveti e frutteti, nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, infine il prelievo è consentito anche in presenza di nuclei vegetazionali sparsi. Tutti i capi di selvaggina migratoria dovranno essere tempestivamente annotati sul tesserino al momento dell’abbattimento.

"Invitiamo i cacciatori al pieno rispetto delle norme – dichiara il comandante della Polizia Provinciale Michele Pellegrini – ribadendo la nostra completa disponibilità a fornire informazioni".