PrismaLab fa marcia indietro. Il punto ristoro previsto al piano terra dell’ex capannone industriale riqualificato a contenitore di start up e spazio coworking oltre che costola della biblioteca Lazzerini, con un colpo di spugna sparisce dal progetto e diventa spazio studio. L’amministrazione visto lo scarso interesse suscitato dal bando per affidare la gestione del bar che è andato deserto, cambia strategia e trasforma lo spazio per mangiare e bere in una sala studio.
"Il bando pubblicato è andato deserto -
spiega l’assessore all’innovazione Benedetta Squittieri - e così abbiamo deciso di cambiare e destinare lo spazio al piano terra di PrismaLab agli studenti. Sarà una sala con tavoli e sedie dove i ragazzi potranno studiare in gruppo. Le scuole sono sempre più orientate ad affidare compiti da svolgere in gruppo e quindi i ragazzi hanno necessità di avere spazio dove poter studiare insieme ma anche dialogare e parlare liberamente. In biblioteca non è possibile, nella sale letture nemmeno per questo l’idea di cambiare la destinazione ci è venuta in corsa. Del resto - aggiunge Squittieri - nella zona non mancano i luoghi dove poter mangiare e bere e forse in questo momento un bar non era nemmeno necessario all’interno di PrismaLab".