Cambiamenti climatici e salute. Boom di allergie anche in città: duemila casi in più in un anno

Lo rivelano i dati della struttura di Allergologia dell’ospedale, unico centro italiano ad aver partecipato col dottor Cecchi ad uno studio sull’impatto del climate change e dell’inquinamento sulle risposte immunitarie.

Cambiamenti climatici e salute. Boom di allergie anche in città:  duemila casi in più in un anno

Cambiamenti climatici e salute. Boom di allergie anche in città: duemila casi in più in un anno

I disagi causati dalle allergie sono in crescita. Lo dimostrano i numeri delle prestazioni cliniche e diagnostiche effettuate dall’Allergologia ed immunologia dell’ospedale Santo Stefano negli ambulatori del Misericordia e Dolce: nel 2023 sono state quasi duemila in più (precisamente 1.824) rispetto a quelle dell’anno precedente. Infatti nel 2022 le prestazioni erano state 21.391 e nel 2023 sono state 23.215. Un salto in avanti che ben si evidenzia se si parte dai numeri del 2021 quando le prestazioni sono state 7.998. A livello di Asl Toscana Centro nel 2022 sono state 45.603 per salire nel 2023 a 55.838.

Un campione significativo da cui partire per capire il perché del trend in crescita delle patologie immunomediate, come l’asma, e delle altre patologie allergiche. Così l’Allergologia pratese, diretta dal dottor Alessandro Farsi, è stata l’unico centro italiano a collaborare ad un progetto di rircerca internazionale sulla problematica dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla risposta immune e il rischio di insorgenza di patologie immuno-mediate. E’ stato il dottor Lorenzo Cecchi, afferente all’Allergologia pratese, a partecipare allo studio in questione che ora è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Frontiers in Science https://www.frontiersin.org/journals/science/article-hubs/immune-mediated-diseases-climate-change. E Prato ha portato la sua esperienza e la sua conoscenza nel settore, essendo l’unico centro italiano coinvolto in questo importante lavoro, frutto di una collaborazione tra i maggiori esperti internazionali con cui contribuire a rendere la complessità degli effetti del cambiamento climatico sul malattie come l’asma ed altre patologie allergiche, le malattie autoimmuni e le patologie oncologiche.

"Tra gli autori – dice Farsi – figura un nostro medico, che insieme ad altri colleghi, massimi esperti a livello mondiale, affronta i fattori ambientali, come il riscaldamento globale, l’aumento della frequenza e intensità di incendi, tempeste di sabbia e polvere, temporali e ondate di calore innescano complesse risposte immunitarie che sono ulteriormente alterate dagli effetti degli inquinanti e altri fattori ambientali sulla barriera cutanea e delle mucose". Non solo il clima, ma sull’aumento dei casi di allergie contribuisce anche "una ridotta esposizione alla diversità microbica, dovuta anche al continuo impoverimento della biodiversità" perché ciò "compromette lo sviluppo immunitario tollerogenico portando a quella disregolazione immunitaria che sta contribuendo all’aumento di queste malattie. Gli effetti sono particolarmente importanti sulle malattie allergiche respiratorie come rinite ed asma per come i cambiamenti globali influiscono sulla produzione e allergenicità dei pollini".

Sa.Be.