
Camere d’autore Le idee di Palli all’Art Hotel
Appuntamento fra arte e ospitalità domenica all’Art Hotel Musepo di viale della Repubblica con la presentazione delle nuove Camere d’Autore dell’Archivio Carlo Palli, a cura di Ilaria Magni, curatrice dell’Art Hotel Museo (e dell’Art Hotel Milano). Alle 12 verrà illustrato il progetto che, nato quasi per gioco negli anni ‘90 da un’idea di Lido Bonari, si è sviluppato progressivamente guardando all’Art Hotel Museo non solo come un luogo di ospitalità, ma anche un contenitore d’arte, a pochi passi dal Pecci e dalla Galleria Farsetti. Negli ultimi anni con l’intervento di Carlo Palli le Camere d’Autore, ma anche i corridoi allestiti con opere, hanno subito un nuovo impulso, grazie ad artisti sia giovani che affermati, come Daniela Bili, Fiorella Noci, Andrea Rauch, Maila Stolfi, Federica Gonnelli, Tamara Donati, Gianni Biagi, Elisa Zadi, Mattia Crisci, Fernando Montagner, Gabriella Furlani, Cionzio Cavallarin, Resmi Al Kafaji. Sempre all’Art Hotel, alle 11, ci sarà la presentazione del libro di Mario Pini "E io che c’entro", con le illustrazioni di Luca Piccini, fra gli "autori" delle camere. E ci sarà un altro libro da presentare, proprio su Carlo Palli e la sua donazione a favore dell’Opera Santa Rita: "Storia di un dono" è il titolo del volume, di cui si parlerà nella sede della fondazione di via Diaz martedì prossimo dalle 17.30.
Carlo Palli mercante d’arte, gallerista, battitore d’asta, collezionista, ha iniziato la propria attività a Prato negli anni Sessanta. Nel decennio ha gestito due gallerie stagionali (a Lido Degli Estensi in estate e a Roccaraso in inverno), organizzando aste di opere d’arte. Nel 1979 ha rilevato a Prato la Galleria Metastasio, attiva sino al 1988. In quegli anni, ha partecipato alle più importanti fiere d’arte internazionali e grazie allo stretto contatto con l’arte contemporanea si è avvicinato al mondo del collezionismo. Ha organizzato numerose mostre, lasciandosi sempre più trasportare dalla passione per l’arte, anche grazie ai numerosi artisti che ha avuto modo di conoscere di persona. Ha lavorato per Farsettiarte e diretto il dipartimento di arte moderna e contemporanea della Finarte di Venezia fino al 2009, anno del suo pensionamento. Da allora si occupa a tempo pieno della sua collezione, di cui ha donato molto opere, anche al Pecci e al Museo di Palazzo Pretorio.