REDAZIONE PRATO

Campioni fuori dal campo. Anche gli sportivi a spalare

Dai calciatori ai rugbisti, tanti ragazzi impegnati per liberare le strade dal fango. Le società hanno messo gli spogliatoi a disposizione delle famiglie per la doccia.

Campioni fuori dal campo. Anche gli sportivi a spalare

Questo fine settimana, meteo permettendo, anche a Prato riprenderanno i campionati, di tutte le discipline sportive. In attesa di poter tornare a gareggiare gli sportivi pratesi hanno già vinto la sfida della solidarietà: tanti i tesserati di società di ogni disciplina sportiva che, fin dalle ore immediatamente successive all’alluvione della scorsa settimana, hanno deciso di dare una mano nelle zone più colpite dalla tempesta gli eventi atmosferici.

Anche il calcio dilettantistico ha risposto "presente": numerosi gli angeli del fango" che ancora in questi giorni stanno dando una mano insieme a migliaia di altri volontari. Qualche esempio? I giocatori del del Paperino San Giorgio, insieme al tecnico della prima squadra, già nei giorni successivi alla tragedia si sono armati di pala, secchio e scopa per ripulire la frazione che rappresentano. Anche i tesserati del Prato Nord, uno dei club in assoluto più colpiti da Ciaran, stanno contribuendo a mettere una pezza ai danni provocati dalla Bardena in Galceti.

Il torrente ha inoltre reso inutilizzabile il terreno di gioco in sintetico: servirà tempo per renderlo nuovamente agibile. Ma la società non vuole darsi per vinta e proprio di recente ha annunciato per oggi la riapertura della pizzeria annessa al campo sportivo, dopo aver ripulito tutto dal fango.

Chiusura con una digressione extra calcistica, visto che anche il rugby ha fatto la sua parte: i ragazzi dell’U16 dei Cavalieri Union non ci hanno pensato due volte a prendere in mano le pale e rendersi utili. E Il Gispi ha aperto gli spogliatoi di Coiano ai cittadini che necessitavano di fare una doccia e che non avevano momentaneamente acqua corrente o elettricità in casa, un problema che ha subito soprattutto tutta la zona nord della città e in particolare Santa Lucia. Ma praticamente tutte le società sportive del territorio si sono messe a disposizione della comunità: fra chi ha aperto le porte delle sue strutture ai cittadini alluvionati a chi si è dato da fare per raccogliere beni di prima necessità da destinare ai nuclei familiari più colpiti dagli eventi atmosferici, l’elenco sarebbe chilometrico.

Per tornare a competere, del resto, ci sarà tempo: adesso è il momento di remare tutti insieme, dalla stessa parte. E anche il cuore dello sport, così come quello di tutta la città, ancora una volta si è dimostrato davvero grande.

Giovanni Fiorentino