La pagella all’amministrazione Bugetti da parte delle opposizioni guarda a ieri (il programma elettorale), a oggi (il bilancio appena votato) ma soprattutto all’anno nuovo. Quello delle Regionali (anche se non è del tutto esclusa l’potesi di un voto nel 2026). Legge anche in questa chiave l’immobilismo della giunta Bugetti Gianni Cenni, consigliere comunale ed ex candidato sindaco. Poche ‘mosse’ in attesa di quelle per le regionali? Non ci gira tanto attorno: "Viviamo in un clima di sospensione – dichiara Cenni – Basta vedere le pochissime delibere che non arrivano in consiglio comunale. Sono la cartina di tornasole. Il campo largo dell’attuale maggioranza sarà riproposto anche alle regionali?".
Guardando tra le mura del centrodestra, il candidato in pectore Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, mette d’accordo tutti. "Benissimo", sintetizza Cenni. Non si sofferma tanto sul nome del candidato Rita Pieri, capogruppo di Forza Italia, "ma sulla consapevolezza che la strada giusta sia convogliare anche le forze civiche" per affrontare la sfida delle regionali. "La battaglia – sintetizza Tommaso Cocci (FdI) – sarà tra un sistema di potere e tutto quello che sta fuori. Il centrodestra diventa competitivo se aggrega tutto quello che sta al di fuori di questo centro di potere...".
Tra i temi toccati ieri nella conferenza stampa di fine anno delle opposizioni anche quello della Tari. Lo ha sollevato Soldi: "Dal 2015 ad oggi si registra a Prato una costante riduzuone della raccolta di indifferenziata , eppure non si ravvisa una costante riduzione della tariffa. C’è chiaramente un problema che riguarda gli impianti, e anche una razionalizzazione dei costi".
Torna sulla storia infinita del Parco centrale la consigliera comunale Rossella Risaliti: "Chiediamoci se serve davvero un altro parco a Prato. Abbiamo già le Cascine. E il parco vero sarebbe stato l’Ippodromo...".
m. c.