REDAZIONE PRATO

Carcere, visita di Mazzetti: "Carenza pianta organica. Solleciterò interventi"

La deputata di Forza Italia ieri è tornata alla Dogaia, nel reparto media sicurezza "Ci sono anche problemi strutturali, dalle docce al riscaldamento. E le cimici". Oggi intanto in Palazzo Comunale consiglio straordinario sul carcere.

Carcere, visita di Mazzetti: "Carenza pianta organica. Solleciterò interventi"

Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, davanti alla Dogaia

"Il problema più grave del carcere di Prato, come già avevo denunciato ad agosto, è la pianta organica: mancano dipendenti e figure apicali. Lo scorso settembre ho consegnato una relazione al viceministro Francesco Paolo Sisto. E dopo il consiglio comunale, solleciterò altri interventi risolutivi". Lo ha annunciato la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, al termine della visita al penitenziario nella tarda mattinata di ieri, a margine della quale ha preannunciato per il carcere di Maliseti un intervento da mezzo milione di euro attraverso fondi ministeriali che riguarderà l’efficientamento energetico della struttura e il rifacimento delle docce (sulla base di una delle carenze evidenziate) e che dovrebbe avere attuazione nel corso del 2025.

La situazione della casa circondariale sarà oggetto della seduta odierna del consiglio comunale, alla quale sarà presente anche la stessa parlamentare. La Dogaia è più volte tornata a calamitare l’attenzione del dibattito pubblico negli ultimi mesi, anche alla luce dei casi di suicidio: l’ultimo caso, il quarto da inizio anno, risale allo scorso mese, quando un detenuto cinquantenne si è tolto la vita impiccandosi nella propria cella.

"La situazione è certamente difficile, nessuno lo nega. Ho visitato anche le carceri di Pistoia e Firenze, ma è Prato ad avere il maggior numero di detenuti: circa 600, di cui oltre il 60% stranieri – ha aggiunto Mazzetti - posso confermare che il personale fa il massimo e cerca di ascoltare e sostenere tutti, cercando di assecondare le richieste. Ma resto dell’idea che la criticità maggiore riguardi il sottodimensionamento: la pianta organica è di circa 220 unità, quando dovrebbe essere di 260. Il direttore del penitenziario dovrebbe inoltre disporre di due vice-direttori, che ad oggi mancano. E poi c’è la guardia penitenziaria: c’è un comandante, ma mancano tre vice. Ed è su questo aspetto che è necessario puntare".

La deputata forzista si è focalizzata anche su alcune problematiche dell’impianto. Cominciando dall’operazione di efficientamento, da attuare tramite un fondo nazionale voluto dal ministero della Giustizia. "Altro aspetto su cui intervenire sono gli impianti, principalmente le docce, che in un reparto perdono molta acqua, e il riscaldamento. E’ stato approvato autorizzato dal Ministero un finanziamento di circa 500mila euro – ha confermato, non risparmiando una "stoccata" al centrosinistra - di recente si è aggiunto il problema delle cimici, portate a quanto pare da un detenuto proveniente da Sollicciano. Questi sono i punti su cui battersi. In questi mesi ho visitato anche altre carceri, come Sollicciano e posso confermare quanto la scorsa estate: Prato, per le risorse e per l’organico a disposizione, fa molto, fa anche troppo. Sicuramente si può fare di più, ma non ha senso fare propaganda ideologica e allarmistica".

Oggi, dicevamo, dalle 9,30 si tiene il consiglio comunale straordinario sul carcere. Saranno presenti, tra gli altri, la garante per i diritti dei detenuti Margherita Michelini, l’assessora regionale al Sociale Serena Spinelli, il consigliere regionale Marco Martini, i deputati Erica Mazzetti e Marco Furfaro, il presidente della Camera Penale del Tribunale di Prato Federico Febbo, diversi rappresentanti dell’Asl Toscana Centro, il direttore della Casa circondariale di Prato Vincenzo Tedeschi, il commissario di Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, il responsabile dell’area sanitaria del carcere Vincenzo Machera, il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Gloria Manzelli, i sindacati di Polizia Penitenziaria.

Giovanni Fiorentino