Carlotto presenta il suo "Trudy". Il noir specchio del distretto illegale

Il romanzo è ambientato anche a Prato e racconta delle lotte sindacali, del rapporto tra criminalità e poteri. Un libro dalla capacità quasi premonitoria di quanto accaduto con l’aggressione ai sindacalisti e lavoratori. .

La battaglia per la tutela dei diritti dei lavoratori non può non prendere in considerazione un percorso di crescita culturale. Percorso che il sindacato Sudd Cobas porta avanti anche e soprattutto alla luce di quanto accaduto al picchetto di Seano, dove quattro persone, due sindacalisti e due operai pachistani, sono stati aggrediti nottetempo da un commando armato di spranghe di ferro. Così ad occuparsi del caso di Seano arriva in città, sabato 19 ottobre alle 18, lo scrittore Massimo Carlotto, che, a Palazzo Banci Buonamici, presenterà il suo ultimo libro "Trudy" (Einaudi 2024). L’incontro è promosso da Sudd Cobas, Collettivo di fabbrica Gkn e la Soms Insorgiamo con il patrocinio della Provincia di Prato.

"Il noir – dice Carlotto – è sempre uno spaccato di realtà posto ai lettori. Si cercano storie negate, quelle che le persone non conoscono". Carlotto si è ispirato, anzi parla del "metadistretto della moda del pratese, in cui è presente una forma di illegalità contro i lavoratori che non c’è da altre parti". Storie negate che lo scrittore ha conosciuto attraverso la cronaca delle battaglie sindacali degli ultimi anni. E che Carlotto ha voluto conoscere di persona, venendo a Prato, visitando il distretto e parlando con lavoratori e sindacalisti. "Trudy è un romanzo che affronta vari temi tutti legati dalla relazione tra criminalità e poteri. Il fenomeno delle aggressioni ai sindacalisti lo racconto dentro una trama più complessa". Dunque si parla di lavoro, sicurezza, finanza, politica: i protagonisti sono un ex commissario ai vertici di un’agenzia di security e una giovane di provincia il cui marito è scomparso. L’incipit del romanzo riporta l’aggressione ad un sindacalista, poi sono citate altre aggressioni a sindacalisti con nomi veri: Prato e il suo distretto si riconoscono bene.

Una storia di corruzione, di mafia, di violenza, ma anche e soprattutto una storia di riscatto degli ultimi, che si anima sullo sfondo delle lotte operaie nella piana tra Firenze e Prato. "Sono felice di venire a Prato – dice – perché è importante che si apra un dibattito nazionale su quello che sta accadendo oggi". Per Carlotto "la letteratura deve affrontare la realtà, è strumento utile per comprendere il Paese e le sue situazioni". Con il suo "Trudy", Carlotto ha preceduto quello che è successo a Seano e sta succedendo nel distretto. "Un romanzo che aiuta a rompere il muro di omertà attorno a queste vicende – dicono gli organizzatori – Un’occasione per far riflettere la politica e le istituzioni del territorio, che hanno finora negato il problema della connivenza tra imprenditoria e mafia relegandolo a ’episodi’ nelle righe di cronaca".

Sara Bessi