Matilde ha quasi 80 anni, vive nel centro di Prato, in una casa in affitto. Prende meno di mille euro di pensione e da un mese, dopo la bolletta del gas da 350 euro, ha spento i termosifoni. "Sono stata costretta a chiudere il gas, vivo al freddo e accendo la caldaia solo per fare la doccia. Sono preoccupata per la prossima bolletta. Ora che ho spento tutto verrà bassa?", chiede preoccipata. Matilde dalla fine di febbraio vive in casa senza riscaldamento, gli aumenti che stanno colpendo famiglie e imprese si abbattono impietosi anche sugli anziani.
Quelli che vivono soli, con la pensione minima sono i più colpiti. Rita è una pensionata come Matilde, anche lei ha deciso di non accedere più il riscaldamento e nonostante i sacrifici le bollette sono comunque un salasso. Due casi emersi a distanza di pochi giorni, che danno lo spaccato degli effetti che sta avendo la crisi energetica sulla vita di tutti i giorni. Le più colpite sono soprattutto le persone in difficoltà, poco abituiate anche a chiedere aiuto, che prima di rivolgersi al Comune e ai servizi sociali tentato di tutto per farcela con le proprie forze. Un fenomeno conosciuto anche al sindacato pensionati al quale i soci si rivolgono con più facilità.
"Purtroppo ci sono casi in cui gli anziani sono costretti a non utilizzare il gas per risparmiare. Non è un allarme è quello che accade realmente nelle case dei pratesi", conferma Luciano Lacaria dello Spi Cgil. "Questi ultimi giorni ho seguito il caso di una signora pensionata alla quale hanno staccato la fornitura senza alcun preavviso. Non è possibile che non venga nemmeno inviata una lettera di sollecito. Purtroppo tante persone sono in difficoltà, i casi che si rivolgono ai nostri uffici e hanno gli estremi li indirizziamo ai servizi sociali del Comune. Ma non tutti sono così in difficoltà da aver accesso, ma per andare avanti sono costretti a sacrifici enormi dopo il boom dei costi energetici". A Prato gli iscritti allo Spi Cgil sono oltre 15.000, la media delle pensioni percepite non arriva a mille euro al mese. Con queste cifre è impossibile pagare bollette di luce e gas e l’unica soluzione è spegnere i riscaldamenti.
"Molti vivono in affitto e prendono il minimo, come fanno a pagare fatture così costose? E’ davvero una situazione complicata", aggiunge Lacaria che annuncia un’iniziativa della Cgil regionale al quale aderirà anche la sede pratese. "Abbiamo una convenzione per i nostri iscritti per luce e gas, ma con gli aumenti dell’ultimo periodo lo sconto che avevamo ottenuto diventa irrisorio", spiega il sindacalista. "Per questo come Cgil stiamo lavorando alla creazione di un gruppo di acquisto, al raggiungimento di 10.000 firmatari un nostro incaricato andrà a trattare il prezzo migliore. L’adesione è libera chi è interessato può già dare la propria adesione. Un intervento che spariamo possa dare un po’ di aiuto ai pensionati".
Silvia Bini