Riceviamo da una lettrice e pubblichiamo una lettera aperta al sindaco di Prato Biffoni.
"Caro sindaco la parte che più mi resta difficile nello scrivere una lettera è proprio questa parte iniziale, per me è sempre stata simile a uno scoglio e pertanto cercherò di superarlo andando dritta al punto. Lei ci aveva abituati alle dirette, quelle fatte in leggero vernacolo pratese dove ci rassicurava durante il periodo del lockdown, ci dava le giuste indicazioni di come superare quel momento difficile affinché la nostra comunità ne uscisse meno malconcia possibile. In quel periodo ha avuto uno share quasi da festival sanremese, un vero successo a livello mediatico locale. E ora? Ora ogni tanto mi soffermo sulla sua pagina e mi chiedo che fine ha fatto quel nostro primo cittadino che in modo così appassionato prendeva a cuore la sua città. L’emergenza covid è andata, fortunatamente, diminuendo ma Prato ha tanti altri aspetti che sono impressi sulla propria cronaca come tatuaggi che neanche un laser può rimuovere. Mentre la sua pagina è piena di belle cose, sembra quasi uno spot sul turismo, bella la nostra Prato con le bellezze del suo centro storico, le specialità enogastronomiche, gli spazi per i bambini, e potrei continuare all’infinito. Ecco caro sindaco, mi piacerebbe che insieme alle eccellenze di Prato si esponesse anche sugli ormai innumerevoli fatti scomodi come quelli di violenza, di spaccio, di evasione e frode fiscale che ogni giorno siamo costretti a leggere e a subire. Prato non è quella città idilliaca che vuol dipingere. Mi piacerebbe che la stessa passione con cui ha ‘sgridato’ la Veronihina la usasse per cose anche un po’ più gravi. Dice che non è suo compito arginare la criminalità? Faccia un video su questo argomento, una bella diretta dove ci fa capire che non approva una città ghetto alla quale si sta avviando a diventare Prato, e visto che le piace parlare di storia, perché non ha mai sprecato una parola (a meno che non me la sia persa) riguardo al nostro moribondo sito archeologico di Gonfienti? Potrei continuare ancora e andando anche nel dettaglio ma finirei per prendere tutto lo spazio di questo quotidiano e non è mia intenzione. Spero che la mia richiesta possa servire da riflessione per lei, sindaco, e per tutte le persone che si ostinano a dire che a Prato va tutto bene. Con speranza, una sua concittadina".
Sabrina Furlan