REDAZIONE PRATO

Carta docente più arretrati. I prof precari hanno ragione. Altri tre ricorsi vinti dalla Uil

Anche loro, insegnanti precari, hanno diritto a quei fondi. Il Tribunale di Rimini lo aveva stabilito già nel 2023, intimando...

Anche loro, insegnanti precari, hanno diritto a quei fondi. Il Tribunale di Rimini lo aveva stabilito già nel 2023, intimando il ministero dell’Istruzione di versare i compensi spettanti ai docenti. Ma da Roma non era arrivato un euro nonostante i vari decreti ingiuntivi. Per riuscire a ottenere finalmente il bonus della Carta docente, che riconosce agli insegnanti precari 500 euro all’anno per spese legate alla didattica (come l’acquisto di pc e altri dispositivi o corsi di formazione), l’unica strada è quella di fare ricorso al Tar. Strada lunga e farraginosa che però ha dato ragione ad altri tre professori precari della scuola che secondo il Tribunale di Prato "Hanno diritto alla ‘Carta docente’". In estrema sintesi, è questo il contenuto delle tre sentenze, emesse dal giudice dopo altrettanti ricorsi presentati da docenti supplenti. Una vittoria per la Uil scuola che ha da tempo condotto una battaglia proprio per il riconoscimento della Carta docenti. Le sentenze sono relative ai primi ricorsi depositati dal sindacato per vedere riconosciuta la ‘Carta docente’ anche a chi non è di ruolo nella scuola, ma ha contratti brevi e temporanei. Con la ‘Carta docente’ gli insegnanti hanno un portafoglio di 500 euro annui da poter spendere in attività formative, culturali e per l’acquisto di materiale tecnologico utile al lavoro che svolgono. Un bonus che fu introdotto nel 2015 con la legge, cosiddetta, della ‘Buona scuola’ e prevede che alla ‘Carta docente’ possano accedere solo gli insegnanti di ruolo, escludendo così tutti i precari. Un diritto che deve essere riconosciuto a tutti invece per la Uil che porta a casa tre successi: i docenti si vedranno rimborsati non solo i soldi dell’anno passato che non sono stati erogati, ma di tutti gli anni in cui hanno prestato servizio come precari.

Non basta la condizione di precario che in alcuni casi si trascina per decenni, ad aggravare la situazione c’è anche anche il mancato riconoscimento di diritti. I docenti che hanno vinto la loto battaglia sono stati assistiti dall’avvocato Matteo Senesi del sindacato. Per tutti coloro ai quali non è stato riconosciuto il bonus, la Uil scuola mette a disposizione i propri uffici per presentare ricorso. Si possono inviare una mail con oggetto ‘ricorso carta del docente’ all’indirizzo [email protected] oppure chiamando il 389.0984199.

Si.Bi.