Monica Bianconi
Cronaca

La frazione di Casale è senza servizi, ma c’è coesione sociale

Nella frazione a sud-ovest di Prato mancano una farmacia, un bancomat e l’ufficio postale. I residenti chiedono più bus. Serve anche il fontanello “Tra le migliorie, l’apertura della biblioteca”

I volontari della sezione della Pubblica Assistenza di Casale

I volontari della sezione della Pubblica Assistenza di Casale

Prato, 13 gennaio 2025 – Un paese a misura d’uomo. Casale, circa 2mila abitanti alla periferia sud-ovest di Prato, a due passi dall’uscita autostradale Prato Ovest. Nato come borgo medievale, si è espanso intorno agli anni ’70/’90.

Prima a vocazione contadina poi manifatturiera, con i telai che battevano a tutte le ore. Un paese dove tutti si conoscono, pochi gli stranieri per la maggior parte cinesi, ma dove però mancano alcuni servizi essenziali, per esempio un più frequente passaggio dei mezzi pubblici, una farmacia, un fontanello e uno sportello bancomat, nonché negozi di vario genere. Senza contare il problema delle alluvioni che coinvolgono la parte bassa del paese, specialmente in via Casale e Fatticci e via del Calice, ogni qual volta ci sono precipitazioni più abbondanti.

“Possiamo dividere Casale in due zone – spiega don Domenico Guastalegname, da 18 anni alla guida della parrocchia – quella vecchia di via Traversa del Borgo e quella nuova dove in diversi sono venuti ad abitare, perché a Casale si sta bene. Non ci sono grossi problemi di sicurezza, se non casi isolati. Ci conosciamo tutti e cerchiamo di aiutarci a vicenda”.

Anche se non son tutte rose e fiori, in particolare don Domenico sottolinea la mancanza di servizi come la farmacia, le Poste, un bancomat, i mezzi di trasporto pubblici. “Tutti servizi che qui mancano, soprattutto per le persone anziane, prima c’erano più attività, con i centri commerciali diverse hanno chiuso”.

Don Domenico sottolinea come la parte bassa della frazione sia da anni oggetto di alluvioni a causa della tracimazione del Calicino. “Un problema grande – spiega don Domenico – a cui c’è da porre rimedio”.

Sono tante le attività svolte dalla parrocchia. “In primo luogo il catechismo per i bambini dalla seconda elementare alla seconda media – aggiunge don Domenico – abbiamo poi due coppie di sposi che curano il dopo cresima che permette ai ragazzi di continuare a vivere la parrocchia. Molto importante l’oratorio estivo con oltre 100 bambini che partecipano ogni anno. C’è la Caritas due volte al mese e, una volta l’anno, facciamo in tutto il paese una raccolta di generi alimentari porta porta per i più bisognosi. C’è poi il gruppo Santa Caterina formato da un gruppo di donne che realizzano lavori di artigianato. In questo periodo per esempio hanno realizzato le copertine per il Centro Aiuto alla Vita”.

Una delle realtà più presenti sul territorio è quella della sezione locale della Pubblica Assistenza. “Ci avviciniamo ai 25 anni di attività – spiega il presidente Alessio Civinini – la sezione di Casale fu aperta nel settembre del 2000 e da quel giorno è sempre stata un punto di riferimento per i residenti della frazione. Negli anni la sezione – continua Civinini – si è sempre più allargata ed ha ampliato i servizi offerti alla cittadinanza. All’interno della sezione si è insediato quasi da subito, il primo ambulatorio pubblico di medicina generale presente nel paese e da quel giorno abbiamo avuto, ed abbiamo tutt’ora, ambulatori dedicati a diversi specialisti. Casale, trovandosi nell’estrema periferia di Prato, è un paese abbastanza chiuso. Proprio per questo, i residenti, sono persone a dir poco speciali. Sono proprio i cittadini di Casale che oltre 24 anni fa chiesero la presenza della Pubblica Assistenza in paese, mettendo a disposizione lo stabile, che all’epoca era di proprietà del circolo Verdi, non solo perché sentivano il bisogno di dotarsi di un servizio essenziale, ma anche per dare un senso di apertura al paese stesso. Dal 2000 in poi, infatti, anche la sezione stessa, per rispondere alle richieste dei residenti, non ha potuto far altro che acquisire tutti i locali dello stabile per moltiplicare i servizi offerti ai cittadini”.

La coesione dei cittadini di Casale è la cosa più importante per il presidente. “Anche se un po’ chiusi in se stessi – conclude Civinini – hanno la forza di arrivare sempre agli obiettivi che si sono prefissati, l’apertura della nostra sezione ne è un esempio lampante”. Uno dei personaggi più noti di Casale è Christian Scarpinati titolare, insieme al socio Fabio Benassi, della Bottega di Casale piccolo alimentari che fornisce un grande servizio al paese da oltre 13 anni. “Negli anni qualcosa è cambiato in paese, sono state fatte alcune migliorie tipo l’apertura della biblioteca, quello che era solo un tabacchi è diventato un bar frequentato e quello che era un piccolo bar vicino alla chiesa, “Bar in Piazza”, oggi è un punto di ritrovo che ospita vari eventi. In più ha riaperto da poco il circolo Verdi. E poi ci siamo noi, la Bottega di Casale, tutti i giorni a contatto con la comunità, facciamo il possibile per accontentare i clienti. Portiamo la spesa a casa delle persone più anziane – prosegue – o magari ci lasciano una porta aperta sul retro dove lasciamo la spesa, tanto che ormai siamo diventati di famiglia con molti compaesani. A chi ce lo chiede andiamo anche a comprare le medicine. Accanto a noi c’è il macellaio e una enoteca tutti servizi di prossimità che contribuiscono a rendere vivo il paese anche se mancano un piccolo supermercato, la farmacia e un bancomat”.