In commissione 5 si parla di case popolari. La presidente Rosanna Sciumbata, ha convocato una riunione per affrontare la questione relativa alle case popolari, non solo i nuovi progetti, ma anche le problematiche relative al degrado che talvolta si trova in alcuni complessi residenziali. Alla riunione ha partecipato Marzia De Marzi, presidente Epp che ha tracciato un bilancio. "I numeri sono in crescita - spiega De Marzi -. Nel 2024 siamo riusciti ad avere nella disponibilità sessanta nuovi alloggi, rispetto ai trenta del 2023 ad esempio. Questo anche grazie alle case di risulta: si tratta di alloggi che vengono lasciate, oppure appartenute a inquilini che sono deceduti. Si tratta di un patrimonio molto importante perché sono appartamenti subito disponibili, solo da sistemare e rimettere nella disposizione delle famiglie che hanno necessità. L’importante è poter avere finanziamenti per poterle sistemare". Per dare la misura delle lungaggini burocratiche che mettono i bastoni di traverso anche anche alle necessità, come lo sono appunto le famiglie che non hanno una casa, De Marzi ha portato l’esempio di via Ferraris alle Badie, un intervento finanziato 10 anni fa. "In questo ultimo anno abbiamo cercato di portare avanti i progetti incagliati a causa della burocrazia anche perché i finanziamenti per un determinato progetto non possono essere dirottati su altri interventi, se non vengono utilizzati vanno restituiti".
Rosanna Sciumbata ha chiesto delucidazioni sulla manutenzione e sulle condizioni di alcuni complessi di Epp che purtroppo sono molto degradati. "Quello della manutenzione è un tema sensibile - spiega la presidente di Epp -. Serve una sensibilizzazione alla cura della cosa pubblica che purtroppo ancora è assente nella gran parte dei casi. In via sperimentale abbiamo organizzato insieme ai servizi sociali, un servizio di portierato e di vigilanza con l’associazione carabinieri in pensione. Il progetto ha funzionato molto bene, il problema è che sono andata di persona a controllare uno degli immobili della sperimentazione e ad un mese e dieci giorni di distanza dalla fine del progetto, ho trovato immondizia, e degrado. Epp è una società di gestione, serve una collaborazione per portare avanti un lavoro di educazione costante. Abbiamo programmato assemblee con in residenti".
Silvia Bini