
Cashback
Prato, 8 dicembre 2020 - Non aspettatevi un regalo di Natale da parte del governo. Perché fra attivazione dell’identità digitale e ’inserimento dei dati sulla app Io, dovrete sudarvelo davvero il tanto sbandierato rimborso del 10% sugli acquisti natalizi. Parte da questa mattina l’extra cashback di Natale, il programma ideato dal governo per incentivare l’uso delle modalità elettroniche per pagare gli acquisti in negozio (non valgono i beni comprati on line). I commercianti già dal weekend, con il ritorno in zona arancione, sono presi d’assalto da clienti che chiedono di avere maggiori informazioni sul rimborso per le spese fatte nel periodo natalizio. Qualcuno ha già prenotato la merce, per poi andarla a pagare oggi, in modo da rientrare nel programma delle restituzioni che è appunto in partenza in queste ore.
«Più clienti mi hanno chiesto di mettere da parte vestiti e scarpe, assicurandomi che sarebbero tornati l’8 dicembre a pagare", racconta Sandra Orlandi del negozio Liquirizia di viale Piave. "Per noi non c’è alcun problema, anzi questa del cashback mi sembra un’idea che può dare una spinta agli acquisti. Quindi ben venga. Tra l’altro la clientela mi sembra molto informata, qualcuno ha già scaricato l’app Io, è andato alle Poste per ottenere l’identità digitale e adesso attende solo la partenza del programma".
Per non fare confusione è bene distringuere fra l’extra cashback di Natale, che parte oggi e scadrà il 31 dicembre, e il cashback vero e proprio con partenza dal 1° gennaio 2021 e durata per tutto l’anno: sono due cose diverse e vanno tenute separate. In entrambi i casi, però, il governo incentivando i pagamenti elettronici spera di ridurre l’uso del contante e quindi l’evasione fiscale. E dai commercianti arriva un coro di consensi. "Come si fa a essere contrari a un’opportunità che restituisce il 10% della spesa ai clienti?", domanda Gianluca Duranti, che ha sei negozi del gruppo Jean Louis David, fra cui quello di via Santa Trinita e del Parco Prato. "Noi commercianti non dobbiamo fare niente, ricade tutto sullo spirito di iniziativa della clientela. E poi noi ormai siamo abituati alle transazioni digitali: il 70% dei pagamenti avviene tramite carta o app". Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio, invita invece il governo a porre attenzione al capitolo relativo alle commissioni a carico degli esercenti quando si effettuano pagamenti elettronici. "L’idea di rendere soldi ai clienti è molto positiva – premette – Però i costi non possono restare a carico delle aziende. Visto che il governo vuole diminuire l’uso del contante, allora si faccia pure carico dei costi di questo processo di cambiamento. I commercianti hanno bisogno di una mano perché i costi delle transazioni elettroniche non sono più sostenibili". Intanto a livello nazionale c’è stato un vero e proprio di boom di persone che hanno scaricato l’applicazione Io, mettendo in seria difficoltà il sistema, come racconta Ascanio Marradi di Confesercenti. "Ieri notte è arrivato l’aggiornamento dell’app e quindi ho provato a completare l’iscrizione – racconta – Ma al momento di inserir e l’Iban e il numero della carta di credito di riferimento, la procedura si è bloccata. Vediamo se da oggi cambiano le cose con la partenza del programma rimborsi".
Anche il presidente di Confesercenti, Mauro Lassi si dice favorevole all’introduzione del cashback. "Un incentivo agli acquisti – spiega – A differenza della lotteria degli scontrini che penalizza i commercianti". E a proposito di esercenti, i negozianti non sembrano essere preoccupati dal boom dei pagamenti elettronici. "Le transazioni con carta o bancomat sono già molto diffuse – sottolinea Sergio Scarpelli, dell’omonimo negozio di via Guasti – Circa il 70/80% dei clienti già paga in questo modo. Fra i clienti c’è molta attesa per il cashback natalizio, speriamo dia una spinta importante agli acquisti".