Prato, 7 dicembre 2024 – Sono oltre duecento le firme che in pochi giorni sono state raccolte dai residenti della Castellina, quartiere finito sotto mira dei ladri, tra incursioni nelle case e spaccate ai finestrini delle macchine in sosta. Una situazione ormai insostenibile per gli abitanti di questa parte della città, sebbene siano protetti da vigilanza privata in alcuni casi ed allarmi. La raccolta di firme è stata inviata tramite posta certificata alla prefettura, alla questura e all’ufficio della sindaca Ilaria Bugetti. La richiesta dei cittadini è semplice: più sicurezza, maggiore attenzione attivando alcuni accorgimenti in più, come l’installazione di un circuito più puntuale di videosorveglianza pubblica. Oppure, dicono ancora i residenti, potenziare il passaggio delle pattuglie delle forze dell’ordine. Uno degli ultimi episodi risale ad appena una settimana fa quando una coppia, che abita in via del Palco, stava cenando e ha sentito uno strano rumore provenire dalla camera matrimoniale, dove si erano chiusi a chiave due ladri.
Uno choc per la giovane coppia che alla fine è stata derubata di anelli d’oro e orologio. Uno choc che si è ripetuto a quasi un anno di distanza dopo che a novembre 2023 i ladri avevano tentato di forzare l’ingresso dei garage. Uno dei problemi evidenziati dai cittadini è proprio il fatto che i furti nelle abitazioni vengono fatti spesso nelle ore serali, dalle 18,30 in poi con il rischio, come nell’ultimo caso, di trovarsi faccia a faccia con i malviventi. “Noi abbiamo paura di ritrovarci in queste situazioni. Non sappiamo quello che potrebbe succedere. E poi i nostri figli alcune volte sono soli in casa e abbiamo visto che i ladri non si fermano nemmeno davanti alla presenza di allarmi – dicono alcuni di loro – Come pure ci sono molte persone anziane. Vogliamo scongiurare il peggio”. Insomma, un fenomeno quello dei raid nelle abitazioni e sulle auto parcheggiate per il quale almeno i duecento firmatari della petizione chiedono che le istituzioni e l’amministrazione comunale se ne facciano carico in maniera concreta.
I cittadini, grazie ad una chat del quartiere, si danno un supporto l’uno con l’altro, creando una vera rete di vicinato per affrontare tutti insieme un fenomeno inquietante e che purtroppo, prima o poi tocca e ha toccato la maggior parte di loro. Come nelle settimane scorse c’è chi si è trovato le casseforti aperte con il flessibile, oppure chi, tramite le telecamere di videosorveglianza ha potuto osservare tre ’personaggi’ coperti da cappucci mentre stavano facendo un sopralluogo con torce nel giardino di casa per capire come poter accedere nell’abitazione per entrare in azione. Ora il sos è stato lanciato e non resta che attendere una risposta da parte delle istituzioni e dell’amministrazione.
Sara Bessi