GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Cavalieri Union Prato: sfide e speranze per il futuro del Montano

Il direttore sportivo Fusi discute le difficoltà logistiche e la retrocessione, ma guarda avanti con progetti per il Montano.

Un momento del match. fra Cavalieri e Biella

Un momento del match. fra Cavalieri e Biella

"Temo che a Prato non si riesca a fare sport di alto livello anche perché alle istituzioni non interessa. Faccio un esempio su tutti: ad oggi non sappiamo se e quando riavremo il Montano, come possiamo programmare la prossima stagione?". Il direttore sportivo dei Cavalieri Union, Francesco Fusi non usa mezzi termini: l’impianto di viale Galilei sta rinascendo ed il colpo d’occhio del nuovo manto in erba sintetica è senz’altro notevole, ma il club è privo ormai da un anno e quattro mesi di quella che era la soluzione migliore in termini logistici ed economici per gli allenamenti. Una vicenda che, come avvenuto anche per il Viaccia, si è forse ripercossa anche sul lato sportivo.

La sconfitta di domenica scorsa contro il Biella ha condannato la società alla retrocessione dal girone di merito: ve l’aspettavate?

"Vincere a Biella sarebbe stato difficile, ne eravamo consapevoli. La prestazione però c’è stata anche in questo caso e voglio fare i complimenti ai ragazzi per tutta la stagione: abbiamo perso qualche punto per strada, ma il livello era alto e hanno dato il massimo"

Questo "incidente di percorso" cambierà il futuro del club?

"No, anzi: a livello progettuale non cambia nulla, sia dalle giovanili che dalla ’cadetta’ continuano ad arrivare riscontri positivi. Penso ad esempio all’U16 che sta giocandosi lo scudetto, all’U18 qualificatasi alla fase nazionale o alla cadetta che si è salvata in anticipo in serie B. E poi resteremo comunque in serie A, anche se nel girone 2, ed andremo avanti come al solito". Che bilancio traccia della stagione quindi?

"Dispiace per la prima squadra, ma bisogna dare atto al gruppo di aver affrontato un campionato molto difficile in condizioni molto difficili. A livello complessivo però siamo soddisfatti, perchè abbiamo raggiunto tre dei quattro obiettivi che ci eravamo prefissati".

I lavori al Montano sono in fase di ultimazione, come fatto sapere dal Comune: pensa che se aveste avuto a disposizione l’impianto, l’epilogo sarebbe stato diverso?

"Sicuramente la stagione è stata difficilissima per noi soprattutto sul piano logistico, proprio per la mancanza del campo, e vorremmo che qualcuno se ne assumesse la responsabilità. Detto questo, speriamo di poter riavere la struttura nel minor tempo possibile per cominciare a pianificare la prossima stagione".

Il "nuovo" Montano tornerà ad essere centrale per la società?

"Certamente: c’è da parte nostra l’intenzione di investire nella struttura con la realizzazione in loco di una "club house" e di una palestra, ad esempio".

Giovanni Fiorentino