Cenni, cambio di passo: "Ascolto e concretezza. Gli attacchi e il fango non mi interessano"

Il canditato di centrodestra dopo il comizio di Bugetti cita Schopenhauer. L’arte di ottenere ragione in 38 stratagemmi: "Svilire l’avversario, l’ultimo. Ed è un segno di debolezza, tipico di quando si hanno pochi argomenti".

Cenni, cambio di passo: "Ascolto e concretezza. Gli attacchi e il fango non mi interessano"

Cenni, cambio di passo: "Ascolto e concretezza. Gli attacchi e il fango non mi interessano"

Il 38esimo stratagemma, quello che illustra Schopenhauer ne "L’arte di avere ragione": l’attacco personale dell’avversario. Gianni Cenni lo cita e lo prende a esempio per replicare a quella definisce "l’uscita fuori dalle righe" di Ilaria Bugetti quando mercoledì sera in piazza del Comune la candidata sindaca del centrosinistra si è lanciata in "uno svilimento per principio del programma elettorale dell’avversario". Toni che amareggiano, ammette l’aspirante sindaco del centrodestra, "segno di debolezza e tipico di quando si hanno pochi argomenti". Ultime ore di campagna elettorale anche per lui e ultima conferenza stampa al comitato di corso Mazzoni. Un Cenni con la fatica di quattro mesi di viaggio fra i cittadini ma con la voglia di tenere la schiena dritta che non lo fa entrare nel merito delle accuse sollevate a Bugetti dal suo partito, Fratelli d’Italia. In primis, la mossa del consigliere regionale Torselli che ha chiesto chiarimenti sul rapporto fra la candidata e l’imprenditore agli arresti domiciliari Riccardo Matteini Bresci. Una lettera, quella indirizzata al presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, di cui Cenni ha appreso dalla stampa. "Non voglio fare Ponzio Pilato, ma Torselli ha un altro ruolo, fa ciò che ritiene di fare". Vola alto Cenni, avvocato. Perché, dice in sostanza, non fa parte del suo stile e del suo modo di agire, "che non è negoziabile". Bugetti si lamenta della macchina del fango nei suoi confronti? "Sono discorsi che lascio alla sua sensibilità, alla sua modalità politica e personale di gestire la vicenda. Non mi interessa entrare in certe tematiche, ma mi dispiace che la campagna finisca con questi toni, con un attacco fuori dalle righe al mio programma. Fino in fondo – ironizza Cenni - cercherò di non togliermi i guanti perché la boxe a mani nude non è la stessa cosa. Ma io non ho mai dipinto questa città come una sorta di Gotham City, ho sempre parlato di cambio di passo e di potenzialità inespresse. Mi sembra piuttosto che Biffoni si sia autoincensato denunciando di aver trovato dieci anni fa una città-Calimero…".

Innegabile la bomba giudiziaria esplosa ai titoli di coda della campagna elettorale finora caratterizzata da toni ‘soft’. Da Firenze Torselli ha detto di volerci vedere più chiaro. "Non so cosa voglia dire. C’è da dire che fare accesso agli atti è roba di tutti i giorni – ricorda Cenni - Fossi stato in Bugetti forse avrei gestito diversamente la vicenda sul lato della comunicazione, semplicemente per una questione di opportunità".

A poche ore dall’apertura delle urne, si tirano le somme della campagna elettorale. "Siamo contenti di ciò che siamo riusciti a fare e di come lo abbiamo fatto, ringrazio le forze politiche che mi hanno sostenuto, i volontari ma soprattutto i cittadini con cui ho condiviso i temi. Uno su tutti: la sanità, che – vorrei ricordare a Bugetti quando parla di mancanza del personale – è di competenza regionale E poi l’impiantistica sportiva: l’ultima notizia è lo slittamento dell’apertura della nuova palestra di San Paolo per un problema di collaudi. Questo non è gettare fango ma portare avanti la propria proposta politica. Ho visto uno scadere dei toni che avrei preferito non commentare".

Maria Lardara