Cenni e l’integrazione: "Dialogo con le associazioni e laboratori linguistici"

La proposta del candidato sindaco del centrodestra prevede un confronto costante col governo. Oggi parlerà sul palco alla manifestazione FdI con Meloni.

Cenni e l’integrazione: "Dialogo con le associazioni e laboratori linguistici"

Cenni e l’integrazione: "Dialogo con le associazioni e laboratori linguistici"

Un coordinamento rappresentativo di tutte le comunità straniere presenti a Prato e un laboratorio di mediazione linguistica per offrire il primo vero strumento di integrazione agli stranieri. Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato del centrodestra, insieme a due esponenti della Lega - il segretario provinciale, Daniele Spada e il vicepresidente del consiglio comunale, Claudiu Stanasel - presenta le proposte contenute nel programma elettorale sul tema dell’integrazione, basata su diritti e doveri. Intanto oggi lo stesso Cenni sarà a Roma alla manifestazione nazionale che chiuderà, con un comizio di Giorgia Meloni, la campagna elettorale per le europee di FdI. Cenni sarà uno dei tre-quattro candidati sindaci di FdI che prenderanno la parola dal palco al fianco della presidente del Consiglio.

L’esempio di come il centrodestra intende l’integrazione arriva dall’esperienza diretta di Stanasel, romeno con cittadinanza italiana dallo scorso anno : "Cinque anni fa, ad appena 23 anni, mi è stata data la possibilità di ricoprire il ruolo più importante per l’opposizione, cioè il vicepresidente del Consiglio comunale. Penso che sia la dimostrazione più tangibile di cosa il centrodestra intenda quando parla di integrazione". Le due proposte nel dettaglio: la prima, un coordinamento strutturato e permanente che metta insieme i referenti di tutte le comunità straniere che abitano a Prato, anche quelle minori, e che costituisca un filo diretto con l’amministrazione comunale, un ponte che, attraverso lo scambio e il dialogo, deve unire e integrare davvero; la seconda, invece, conta sulla collaborazione del governo centrale per creare un laboratorio dedicato alle comunità straniere nel quale, attraverso la mediazione linguistica, concentrare la condivisione, spiegazione, illustrazione delle regole che, una volta veicolate, devono essere rispettate. Nulla di nuovo, dirà qualcuno. Il nuovo, secondo noi – commenta Gianni Cenni – sta nel fatto che occorre cambiare metodo per ottenere risultati più efficaci rispetto a quelli arrivati fino ad ora". Spada ha parlato di Prato come "modello di integrazione per tutta Italia" e ha parlato della scuola come presidio facendo riferimento al ministro dell’istruzione Valditara: "Tenere in classe uno studente che ascolta per ore un insegnante senza capire non è integrazione ma esclusione".

Si.Bi.