È stata una giornata intensa, carica di emozioni (e di speranze) al comitato di via Garibaldi dove fin dalla mattina si sono alternati militanti, simpatizzanti e lo staff di Gianni Cenni in attesa dell’esito del voto. Il candidato di centrodestra ha portato a casa 33.399 voti (41,48 %), non abbastanza per arrivare al ballottaggio. Un risultato che lascia l’amaro in bocca dopo una campagna elettorale di 103 giorni fatta battendo a tappeto la città per portare un messaggio di cambiamento. "Ci abbiamo creduto, abbiamo creduto davvero in un cambiamento, ma a quanto pare questa città non ne aveva così voglia". Il commento a caldo di Gianni Cenni, arrivato solo dopo le 20 al termine dello spoglio che ha seguito dal suo ufficio insieme ai familiari.
"La vita va avanti, non si piange per questo...", dice rivolgendosi ai suoi che lo hanno atteso a fine serata con gli occhi lucidi. Innegabile la delusione dopo mesi di impegno. "Abbiamo fatto il massimo per trasmettere la nostra voglia di cambiamento, ammesso che ci fosse voglia nella città - aggiunge -. Gli elettori hanno scelto la continuità, vedremo nei prossimi mesi i risultati di questa scelta".
Una piccola soddisfazione arriva dalla lista civica ’Gianni Cenni Sindaco’ che ha conquistato 10.755 voti con il 14,1% si piazza subito sotto Fratelli d’Italia arrivato al 17,8%. "La lista civica evidentemente è stata premiata da chi voleva cambiare, queste persone si sono ritrovate nella lista che portava il mio nome".
Di fatto questa tornata elettorale è stata un testa a testa tra la candidata del centrosinistra e Cenni candidato per il centrodestra. Gli altri quattro sfidanti hanno raggiunto, nel complesso, percentuali bassissime, tali da non spostare l’ago della bilancia. Da buono sportivo Cenni, comprensibilmente deluso, non si è lasciato abbattere dal risultato promettendo di dare battaglia alla neo eletta sindaca Ilaria Bugetti alla quale ha rivolto i complimenti restituendo "onore all’avversario" da perfetto gentiluomo qual è.
" I mesi che verranno ci diranno quale direzione e piega prenderà la città, faremo opposizione seria orami ci siamo abituati, per la verità ci eravamo anche un po’ stancati....". aggiunge Cenni cercando si smorzare gli animi e riportare un po’ della serenità persa con lo scrutinio.
"Non si commentano le sconfitte, ma è giusto parlare per rispetto a questa comunità, a chi come noi ci ha creduto - dice -. Devo essere fino in fondo in prima fila per rispetto a quella grande comunità umana che si è impegnata e ha fatto il massimo per queste elezioni. Non mi dispiace tanto per me, sono più rammaricato per chi ci ha creduto e ha lavorato tanto per il nostro progetto".
Cenni mantiene l’aplomb di sempre, non si scompone, e pur ammettendo la delusione sottolinea di non avere alcun rammarico: "Mi posso guardare allo specchio ed essere in pace con me stesso - aggiunge -. La politica è fatta di questi momenti, in gioco nelle amministrative ci sono tanti fattori, ma a maggior ragione sono contento di me stesso di aver resistito a certe sirene, tenuto lontano le polemiche con cui qualcuno pensa di poter far politica, io non sono così e non lo sarò mai".
Cita Kipling: "Nella vita ci sono due impostori: la vittoria e la sconfitta. bisogna saper andare avanti". Alla fine tra strette di mano e pacche sulle spalle, Cenni si allontana dal comitato prima di spegnere la luce su un’avventura durata quasi quattro mesi.
Silvia Bini