Cento storie pratesi. Se i piccoli oggetti raccontano le vite. Il progetto del Met

Museo delle memorie minime: i ricordi di casa dei cittadini diventano storia corale. Da domani si possono portare al Magnolfi.

Cento storie pratesi. Se i piccoli oggetti  raccontano le vite. Il progetto del Met

L’immagine simbolo del progetto «Museo delle memorie minime. 100 storie pratesi»

Le piccole storie raccontate con le piccole cose. E’ il "Museo delle memorie minime. 100 storie pratesi", il nuovo progetto del Teatro Metastasio: un laboratorio di raccolta e scritture di storie a cura di Graziano Graziani e con la collaborazione di Giulia Zacchini, realizzato con il contributo di Deka Innate Ability. Cento oggetti di cento diversi cittadini, con le loro cento storie, verranno raccolti, raccontati e scritti per realizzare una mostra che dia forma tangibile, materica, alle vicende minime e personali, che fanno parte dietro le quinte della la vita delle nostre comunità. Il Museo delle memorie minime è una chiamata pubblica, pensato per mettere in mostra, attraverso un’esposizione collettiva di 100 oggetti, le piccole storie che in qualche modo raccontano Prato. Migliaia e migliaia di oggetti nelle nostre case. Alcuni li usiamo ogni giorno o sono rinchiusi dentro le scatole di vecchi traslochi, altri ce li portiamo addosso come fossero parte di noi, altri ancora ci parlano e contengono le nostre memorie. Questi ultimi non sono solo oggetti, sono portatori di storie. Ci ricordano di quando siamo stati felici o di quando abbiamo avuto paura. Ci rammentano storie d’amore finite o pezzi della nostra infanzia. Ci mettono in comunicazione con le vite vissute da altri, ci fanno sentire più vicini a qualcuno che abbiamo perso. Oppure ci raccontano di un preciso momento della nostra vita, più spesso di un incontro, di uno scambio.

Perché questo progetto possa realizzarsi, il Met chiede la collaborazione dei pratesi: nei fine settimana di novembre e dicembre, a cominciare da domani e domenica, e fino al 14 e 15 dicembre, chiunque voglia sperimentare un processo collettivo di scrittura è invitato a portare un oggetto e la sua storia al Teatro Magnolfi dalle 15 alle 18, dove ad attenderlo ci sarà la drammaturga Giulia Zacchini.

Cento oggetti, pieni delle nostre memorie, saranno raccolti da un gruppo di persone che avrà il compito di mettere per iscritto ogni singola storia. I cento oggetti e le cento storie saranno poi esposti in primavera uno accanto all’altro, per raccontare i nostri ricordi intimi, piccoli, personali, che sommati a quelle di altri, diventeranno il racconto di una collettività. Per facilitare un migliore accesso della cittadinanza/partecipanti, si consiglia di scrivere per tempo all’indirizzo email [email protected], specificando il giorno e l’orario in cui portare l’oggetto al Teatro Magnolfi.