MARIA LARDARA
Cronaca

Centro, la cura di Davalli: "Va bene l’osservatorio ma il nodo è la viabilità"

Lo storico pediatra di via Magnolfi: "Apprezzo l’attenzione del Comune ma progetti su San Francesco e San Domenico senza intaccare il traffico e così ridurre l’inquinamento sono come mettere una pezza a un vestito rotto" .

Enrico Davalli, storico pediatra di via Magnolfi, fondatore di Condominio Lippi

Enrico Davalli, storico pediatra di via Magnolfi, fondatore di Condominio Lippi

Prima l’anamnesi, poi la diagnosi. Ma occhio a prescrivere la cura: dovrà tenere conto di tanti sintomi. Fuor di metafora, il ‘paziente speciale’ in questione è il centro storico, un tasto su cui torna a premere Enrico Davalli, storico pediatra di via Magnolfi, dell’associazione AttivaPrato e fondatore di Condominio Lippi. Una voce autorevole che torna a farsi sentire dopo l’intervista all’assessore Diego Blasi di domenica sulla Nazione.

La convince la visione di ‘città centrale’ disegnata da Blasi?

"Con lui abbiamo avuto modo di confrontarci più volte sul tema. Giusto allargare la visione di centro storico inteso come qualcosa strettamente connesso al resto della città. Pensiamo al sistema di viabilità del centro e alla sua relazione necessaria con il traffico appena fuori dalle mura. Parlare di ‘città centrale’ è più esaustivo".

Fra il dire e il fare...

"C’è di mezzo il mare. Va registrata con soddisfazione un’attenzione nuova di questa amministrazione sul centro storico. Il mio invito è alla pazienza: i problemi, come sottolinea Blasi, non si possono risolvere a macchia di leopardo. Altra parola chiave: conoscenza. La prima fase importante per l’avvio dell’Osservatorio sarà l’acquisizione dei dati che possono essere utili per confronto fra le varie anime del centro, in primis residenti e commercianti. Un strumento utilissimo che implica un’analisi a tutto tondo delle criticità e un confronto sulle possibili soluzioni".

Soluzioni come la pedonalizzazione progressiva e parziale di piazza San Domenico e San Francesco?

"La mia preoccupazione è che gli interventi programmati non possano prescindere da ciò che si andrà a discutere all’interno dell’osservatorio. Interventi in queste due piazze che non vadano a intaccare la viabilità sono come mettere una pezza a un vestito rotto. Si può anche ricorrere a una pedonalizzazione parziale ma il tema della viabilità lo si deve affrontare. Tutte le amministrazioni che lo hanno affrontato non hanno mai risolto nulla. Ma c’è una parola che non sento mai nominare quando si parla di viabilità in centro".

Provi a dirla lei.

"Inquinamento. Non è normale che sulla direttrice da Porta Pistoiese a piazza San Marco, costeggiando piazza Duomo, passino 150 autobus al giorno. Il compianto Osvaldo Brizzi, il falegname di via Santa Margherita, oggi si rivolterebbe nella tomba".

Capitolo decoro: un residente di via Pier Cironi ci ha segnalato problemi di convivenza con la comunità bengalese.

"Come dargli torto. Intanto sarebbe importante far rispettare i regolamenti comunali di polizia urbana e del commercio. Il centro ha vissuto una rivoluzione demografica e pullula di esercizi etnici. Bisogna facilitare il dialogo ed è ciò che ha fatto il vescovo, ma questo non può limitarsi a una giornata: serve un’educazione civica permanente".

Qualche suggerimento?

"La multietnicità va ‘mappata’ con tutti i dati disponibili su residenze, istruzione, servizi sociali. Penso a esperimenti di educazione civica, come ha fatto una cittadina belga, che ha reclutato dei ‘tutor’ fra i pensionati per insegnare l’educazione civica ai nuovi residenti. Servono coraggio e disponibilità dei cittadini".

Spaccio e sicurezza, altro fronte caldo.

"La presenza dei pusher è peggiorata e si registrano problemi anche in strade come via Bartolini. Doveva aprire un presidio dei carabinieri in pensione alla stazione del Serraglio, ma non si vede niente. Il parcheggio sotterraneo è luogo di consumo e spaccio di droga: ho segnalato più volte e inutilmente, anche a Consiag Servizi, la presenza di un’auto abbandonata ‘sospetta’".

Maria Lardara