Centro, la ricetta dei negozianti: "Eventi di qualità e opere d’arte"

Gli intervistati chiedono una fiera capace di attirare visitatori da tutta Italia. I nodi? Parcheggi e decoro. Il problema della sicurezza. Aperto un tavolo con l’amministrazione e le categorie per aiutare il commercio.

Centro, la ricetta dei negozianti: "Eventi di qualità e opere d’arte"

Un’immagine della ritrovata vivacità di via Mazzini (foto d’archivio Attalmi)

"Servirebbe più sicurezza per riportare la gente a passeggiare nel cuore della città".

I commercianti parlano del loro "luogo di lavoro" dopo gli ultimi episodi di criminalità, tra l’amarezza per nuove chiusure di attività e la speranza che porta a preparare già il Natale.

Il centro storico di Prato visto da dentro le vetrine dei negozi funziona e non funziona. "È il bello ad allontanare il brutto – sostiene Martina Ciardi del negozio Soraya in via Muzzi – quindi per attirare le persone bisognerebbe creare eventi di qualità e chiedere all’amministrazione di dare vita a piazza Duomo, visto che da anni è morta e mal frequentata. Faccio parte del gruppo di commercianti ’Io Centro’ che si propone di rendere la zona più attrattiva. Credo – aggiunge – che sarebbe importante riportare in centro gli uffici pubblici ed organizzare appuntamenti di richiamo come un grande mercato antiquario. Anche puntare sul turismo è un’ottima idea visto che tutti i turisti che vengono trovano Prato deliziosa e sorprendente".

Dal suo negozio "Rinascimento" in piazza Duomo, Lorenzo Melani dà la sua ricetta: "Installazioni floreali e artistiche collocate in centro per creare un percorso che attiri le persone anche da fuori Prato. Ora non c’è niente di attrattivo, nemmeno una pianta o uno scorcio fiorito, magari le opere d’arte che fanno parte della filosofia della città potrebbero essere punti fissi nelle piazze del centro, da ammirare camminando. E ci vorrebbero idee da mettere in comune con il museo del Tessuto per esempio o con gli studenti delle università, sarebbe una ricetta interessante".

"Ad Arezzo hanno la fiera antiquaria, a Lucca il Comics, a Pistoia i concerti blues, ma Prato non ha nulla. Siamo ingessati, siamo fermi. Vediamo cosa farà la nuova giunta – a chiedere attenzione è Sergio Scarpelli, dell’omonimo punto vendita in via Guasti – Vedo un centro a due velocità con il commercio un po’ in crisi e la movida serale che va bene. Servirebbe l’arrivo di brand importanti, penso a Zara, Apple, Hm e anche a Monaldo’s che porterebbero gente, magari giovani. Senza dimenticare i bancomat e gli uffici pubblici per creare presenze e viavai, tali da scacciare il degrado e l’insicurezza". Scarpelli parla anche senza filtri dei problemi, annosi, del centro storico, da porta al Serraglio a porta Santa Trinita. "Mancano i parcheggi e manca il decoro, i fondi sfitti sono tristi da vedere ma non sono nulla – conclude – in confronto alla delinquenza contro cui non possiamo nulla".

Positivo è il punto di vista di Cristiana Coveri di "Hello Darling", sempre in via Guasti: "È aperto un tavolo con l’amministrazione comunale e le categorie economiche per discutere del centro e del commercio in generale. Il fatto che uno degli assessorati della nuova giunta sia dedicato al centro storico dimostra che c’è attenzione, mi pare questa la strada giusta. Noi commercianti stiamo già preparando il Natale, il periodo dell’anno che funziona di più e anche sulle iniziative natalizie si sono tenuti già incontri con gli assessori Squittieri e Blasi che serviranno a coordinare le forze e a organizzare iniziative per aiutare il commercio". Umberto Cerbai, terza generazione di gioiellieri nel corso Mazzoni dal 1920, è categorico: "Il centro va bene solo la sera, esiste un grande problema di parcheggi, la gente fa fatica durante il giorno a venire in centro. Il Comune dovrebbe inventarsi qualcosa per invertire la rotta".

Elena Duranti